L’ex tecnico dei biancorossi commenta l’attuale campionato e ricorda la sua esperienza con i galletti
“I biancorossi sono una squadra costruita bene, con giocatori che conoscono la categoria e con un allenatore preparato. Mi sembra che per adesso vada tutto bene. Ho lasciato Bari con ottimi ricordi, è stata un ano e mezzo sicuramente positivo e per questo vorrei vedere il Bari con la classifica che merita”. Queste le parole dell’allenatore ex Bari, Giovanni Cornacchini, che a Radio Selene ha ricordato con grande affetto la sua ultima esperienza da allenatore sottolineando il grande affetto che ha verso la città pugliese.
“Non ho rimpianti, non ho avuto moltissimo tempo, soprattutto all’inizio quando vai a stravolgere una squadra. Ha bisogno di un po’ di tempo, devi essere bravo e fortunato a partire bene. Ma ho vissuto un anno e mezzo molto bello e non ho rimpianti”, spiega Cornacchini ricordando la sua esperienza in Serie C con il Bari, durata poco più di un mese. “Quando vinci il campionato di serie D, ti affidi a loro e hai un’idea di calcio ma ti accorgi che questa squadra faceva fatica a reggere il 4-3-3 ho provato ad addrizzare il tiro e a trovare le soluzioni migliori. Lì si è perso un po’ di tempo. Quest’anno si è partita da una idea ben precisa, con un allenatore che gioca solo quel tipo di calcio. Le cose, così, sicuramente stanno andando meglio e merito va a chi ha lavorato in questa maniera”.
“Bari è stata una tappa positiva della mia carriera nonostante le difficoltà. Non era scontato vincere la serie D. Contro di noi tutti giocavano la partita della vita ma ho dato tutto me stesso con grande passione. È stata una annata che ricorderò molto volentieri”.
Cornacchini, comunque, sostiene il Bari e spera nella vittoria finale della squadra di Luigi De Laurentiis. E analizza la squadra di quest’anno: “I giocatori importanti sono rimasti, a partire dalla difesa con Di Cesare, Sabbione e Perrotta. A questi se ne sono aggiunti degli altri come Celiento che ho allenato a Viterbo. Il Bari è una squadra costruita bene e il modo di giocare di Auteri lascia poca copertura alla difesa perché è un allenatore propositivo al massimo, i difensori devono lavorare molto bene e lo faranno perché sono forti. Il girone C comunque è sempre competitivo, ma il Bari non può sbagliare”.
