Ottima la crescita dei difensori centrali che, supportati da un centrocampo fisico, sono andati in difficoltà solo con attaccanti rapidi
Valerio Di Cesare 6,5: Il capitano, figura carismatica nello spogliatoio e autore di una stagione quasi senza sbavature. L’unico limite sta nella sua età. A 37 anni non si può pretendere freschezza fisica e reattività come a vent’anni e per questo le uniche occasioni in cui è andato in difficoltà sono state quelle in cui ha trovato di fronte avversari rapidi e veloci. Ha però sempre giganteggiato nel gioco aereo nella propria area ma anche in quella avversaria arrivando a siglare tre gol in ventinove partite tra campionato, coppa Italia e playoff. Il suo contributo in stagione è stato fondamentale perché ha sempre dato ordine alla difesa, guidandola e dettando schemi e tempi di gioco. Ci sarà anche l’anno prossimo, forse con meno minutaggio ma con certa presenza e forza d’animo.
Presenze 29 (25 serie C, 1 Coppa Italia serie C, 3 playoff), gol 3.
Alessio Sabbione 6: All’inizio di campionato stentato ha fatto da contraltare la sua indubbia crescita e sicurezza mese dopo mese. È sempre stato lui il titolare designato al fianco del capitano Di Cesare e con lui ha costruito lo scheletro della fase difensiva biancorossa. Ha alternato prestazioni di alto livello ad altre colme di errori e amnesie. È sicuramente un giocatore di categoria ma in assenza di punti di riferimento più carismatici è andato quasi sempre in difficoltà. La sua prestanza fisica gli ha permesso di giocare in maniera eccellente sulle palle alte (anche in fase offensiva dove ha trovato ben quattro amrcature) e nel gioco corpo a corpo ma anche lui, come i suoi compagni ha dovuto spesso alzare bandiera bianca quando il gioco avversario si sviluppava in velocità e profondità. Tutto sommato una buona stagione quella in biancorosso con uno sviluppo tecnico notevole.
Presenze 35 (30 serie C, 2 Coppa Italia serie C, 3 playoff), gol 4.
Marco Perrotta 6: Buona anche la prestazione del giocatore ex Pescara. Anche lui quasi sempre titolare quest’anno grazie alla sua duttilità come difensore centrale e come terzino sinistro, Vivarini si è affidato tanto a lui durante la stagione offrendogli la possibilità di avere un terzino meno di spinta e più di copertura in quelle partite dove l’avversario poteva contare su ali molto pericolose. Meglio sulla fascia però dove potendo giocare bloccato e con il punto di riferimento dell’avversario diretto sulla sua corsia si è potuto gestire meglio calcolando altrettanto meglio i tempi di intervento. Da centrale anche lui ha pagato la sua fisicità a scapito della rapidità e la mancanza di carisma, elemento che, come Sabbione, viene compensato quando al suo fianco si trova un giocatore più esperto e smaliziato come il capitano dei galletti.
Presenze 31 (28 serie C, 1 Coppa Italia serie C, 2 playoff), gol 2.
Pierluigi Pinto S.v.: Non ha mai giocato, nemmeno un minuto in campo. Arrivato a Bari per essere il rimpiazzo di un centrale in caso di assoluta emergenza, così è stato. Il Bari, fortunatamente, è stato sempre coperto in difesa, così Pinto non ha mai avuto una chance di calcare il campo con la maglia biancorossa.
Presenze 0, gol 0.
A che servono le pagelle, a stabilire il più bravo perdente???????