Il Consiglio direttivo della Lega Pro medita la chiusura anticipata del campionato e la quarta promozione a sorteggio: i biancorossi pronti alla battaglia legale?
Proposta shock per il futuro della serie C. Il Consiglio Direttivo di Lega Pro ha dato mandato al Presidente Ghirelli di convocare la prossima Assemblea lunedì 4 maggio, a ridosso del Consiglio Federale che darà le linee guide per il calcio italiano. Il Consiglio Direttivo della C, riunitosi venerdì e sabato mattina in videoconferenza, porterà all’attenzione della prossima Assemblea la proposta di soluzione da sottoporre al Consiglio Federale. Sul presupposto che la Lega Pro, rispetto alle altre Leghe, ha una propria specificità e il coronavirus sta causando un impatto molto grave sui 60 club azzerando le entrate e rischiando il default per gran parte delle squadre. La Lega chiederà quindi di lavorare su proposte di riforma e su un confronto permanente nel trovare una soluzione per il futuro della Serie C.
Circolano, tuttavia, insistenti indiscrezioni sule soluzioni per la conclusione del torneo. Data, infatti, l’oggettiva impossibilità di adottare i protocolli sanitari allo studio delle serie maggiori, si fa largo l’ipotesi di chiedere la definitiva sospensione del campionato, il blocco delle retrocessioni ed il conseguente blocco dei ripescaggi dalla D (dato il pericolo di sovrannumero), nonché il mantenimento degli eventuali ripescaggi dalla B. Riguardo le promozioni, si adotterebbe un’idea destinata ad alimentare grandi polemiche: salirebbero in B le attuali prime dei tre gironi (Monza, Vicenza e Reggina) ed una quarta da play off da giocare a tavolino. Gli spareggi si svolgerebbero secondo la formula in vigore (28 squadre ammesse), ma determinando l’esito di ogni incontro tramite sorteggio, senza scendere in campo. Il frutto del campionato sarebbe quindi determinato dalla pura casualità. “Una bella idea, ma non so se è la nostra…”, si è limitato a dichiarare Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro.
Fin troppo facile intuire che l’ipotesi abbia fatto molti rumore in casa Bari. La società, infatti. si sta attrezzando per rispettare i protocolli e rispettare i propri impegni, pronta eventualmente a far tornare in campo la squadra. La formazione barese, peraltro, è la migliore seconda sul campo della serie C. Dilapidare il lavoro di un intero anno e di corposi investimenti per affidarsi alla sorte è una prospettiva che la famiglia De Laurentiis non vuole nemmeno contemplare. A costo di affrontare una dura battaglia legale.