I biancorossi ora possono contare sulla panchina lunga, ridisegnata con maggiore razionalità nell’ultimo mercato di gennaio

La partita vinta dal Bari contro la Virtus Francavilla ha mostrato immediatamente i frutti di un mercato più che positivo. Non è solo il gol di Ciofani, il lavoro oscuro, ma perfetto, di Maita, l’estro e l’intelligenza nell’ordinare l’attacco e raccordare i reparti di Laribi ad aver impressionato.

C’è però un dettaglio che, oggi, dettaglio non è. Il Bari è davvero una squadra completa. I cambi di domenica lo hanno dimostrato. Ogni ruolo ha il suo corrispettivo in panchina, ogni giocatore è utile all’idea di gioco di Vivarini e, contestualmente, tutti i giocatori che hanno deluso o che erano inservibili tatticamente dall’allenatore abruzzese sono stati lasciati liberi di accasarsi in altre squadre.

DIFESA

Tre portieri, otto difensori. Quattro centrali difensivi, con l’arrivo di Pinto, e finalmente due terzini di ruolo per parte. Con l’arrivo di Ciofani infatti, il Bari è coperto a destra da Berra (che ha inevitabilmente perso posizioni sul neo acquisto) e da Corsinelli (dirottato senza dolore sulla sinistra) e Costa dall’altra parte. Contando, in più, Sabbione e Perrotta che all’occorrenza possono ricoprire il doppio ruolo di centrale e laterale la difesa fa dormire sonni tranquilli a Vivarini.

CENTROCAMPO

Folorunsho e Scavone, Bianco e Schiavone, Hamlili e Maita, Terrani e Laribi. Questi gli accoppiamenti invece del centrocampo che vede, seppur con caratteristiche diverse, un incrocio di giocatori che Vivarini sa far interagire tra loro. L’infortunio del tunisino (forse già a disposizione a Cava) aveva spaventato tutti ma l’arrivo di Maita non l’ha fatto rimpiangere. E neanche la squalifica di Bianco si è fatta sentire nell’ultima di campionato. La mediana ridisegnata in occasione della gara contro il Francavilla, infatti, ha mantenuto il gioco imposto da Vivarini e i cambi in corso gara hanno dato quella freschezza necessaria a portare a casa una vittoria apparentemente semplice.

ATTACCO

Forse il reparto dove era necessario fare uno sforzo in più. Antenucci, Simeri, D’Ursi e Costantino sono quattro giocatori molto diversi tra loro. Posta la coppia titolarissima Simeri-Antenucci, appunto, l’innesto di Costantino è tutto da valutare. I pochi minuti in cui si è messo in mostra, palesando tanta voglia e impegno, sono un buon biglietto da visita ma le qualità del calciatore svizzero sono ancora tutte da scoprire. Utile, soprattutto negli ultimi di gioco, è la presenza di D’Ursi: tanta qualità da sfruttare quando le squadre sono stanche.