Intervistato in radio, il club manager dei galletti ha spiegato la logica con cui sono state effettuate le scelte di mercato estive e i possibili scenari per gennaio
L’inizio di stagione del Bari è stato più complesso di quanto non ci si potesse immaginare nel corso dell’estate, specialmente dopo il calciomercato altisonante condotto dal club. Per affrontare il Girone C di Serie C, ritenuto tra i più competitivi della terza serie italiana, la famiglia De Laurentiis non ha badato a spese portando nel capoluogo pugliese profili importanti provenienti da categorie superiori come Antenucci, Frattali, Scavone, Sabbione e Bianco, giusto per nominarne alcuni.
Il rendimento dei nuovi calciatori dei galletti nelle prime giornate, tuttavia, non è è stato soddisfacente e alla fine la dirigenza è stata costretta a prendere la decisione più difficile, ovvero quella di sostituire Giovanni Cornacchini, affidando la guida tecnica a Vivarini. Come avviene quasi sempre nel calcio, paga soltanto il tecnico poiché è più semplice sostituire una sola persona (e il suo staff) anziché buona parte della rosa.
In molti non hanno potuto fare a meno di sottolineare come le responsabilità del tecnico di Fano, vadano condivise con Matteo Scala, club manager biancorosso, attivo sul mercato con l’ausilio del mentore Giuntoli. In mattinata il dirigente che sta completando il suo percorso per diventare direttore sportivo a pieno titolo, ha parlato ai microfoni di RadioBari in una lunga intervista in cui ha toccato diversi temi.
Sull’argomento calciomercato, Scala ha cercato di difendere la bontà delle decisioni del club: “Quando abbiamo fatto le scelte relative al mercato – racconta – abbiamo pensato che tutti i calciatori individuati per far parte di questo progetto potessero darci una grossa mano. Siamo ancora convinti di questo”.
Il compito di valorizzare il ‘materiale’ a disposizione ora spetta al nuovo mister Vincenzo Vivarini, che oltre a rivitalizzare il Bari e a cercare di condurlo nei piani alti della classifica, proverà a recuperare quei calciatori che finora non hanno reso come ci si aspettava oppure hanno visto poco il campo: “La società ritiene che il mister sia in grado di valorizzare questi calciatori. Non bisogna essere presuntuosi, quando si cambia tanto non sempre è possibile azzeccare tutte le scelte. Con il passare dei mesi valuteremo il da farsi, e se ce ne sarà bisogno, nelle prossime sessioni apporteremo ulteriori correttivi”.