Il tecnico della Triestina parla dei playoff, ricordando il passato da calciatore e il suo mese da allenatore.

Carmine Gautieri ha lasciato un’impronta indelebile da calciatore, nel Bari: 96 presenze e sette reti dal 1993 al ’96 con una promozione in serie A, una brillante salvezza nel massimo campionato ed una retrocessione in B. Il 49enne napoletano avrebbe potuto essere protagonista pure da tecnico in biancorosso: la chiamata arrivò nell’estate 2013, ma proprio le avvisaglie dei problemi societari lo indussero a dimettersi, appena terminato il ritiro estivo. Oggi guida la Triestina che, come i Galletti, insegue la serie B tramite i playoff. Giovedì sarà l’avversario del Potenza.

“In questi playoff – afferma Gautieri in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno – si fa grande fatica. I match hanno ritmi bassi: secondo me, la squadra che troverà la “gamba” migliore diventerà la favorita per la promozione. La mia Triestina giovedì affronterà il Potenza, con solo un risultato a disposizione per passare il turno: daremo battaglia. Vogliamo arrivare fino in fondo. Se troverò il Bari sul cammino? I biancorossi sono a mio avviso la squadra migliore in questi playoff. Hanno tutto: una società determinata, un bravo allenatore come Vivarini, una rosa assortita e completa. Se proprio dovessi incrociarli, spero che non avvenga prima della finale: significherebbe aver compiuto un grande percorso”.

Quindi Gautieri apre il libro dei ricordi: “La mia esperienza in Puglia da calciatore resta meravigliosa. Mi dispiace soltanto che, agli occhi della gente, un grande feeling sia stato intaccato dalla mia famosa rinuncia da tecnico, nel 2013. Una grande piazza può darti tanto, ma anche bruciarti. In quel momento vedevo le tante difficoltà a livello societario, temevo che non ci fosse la possibilità di affrontare il campionato o di andare incontro ad un calvario. Ho sbagliato, però. Perché certi treni passano poche volte nella vita. Avrei dovuto tener duro, ma gli errori servono a crescere. Se dovesse ricapitarmi una chance simile, non la sprecherò”.