L’associazione che tutela i diritti dei consumatori ha chiesto il rimborso per gli abbonati per le gare che verranno disputate senza pubblico

Con l’introduzione del dpcm legato all’emergenza coronavirus in Italia, è stato stabilito che gli eventi sportivi in tutto il Paese vengano disputati a porte chiuse. Tale prescrizione si applica per tutte le leghe, dai professionisti ai dilettanti e interessa ovviamente anche i tifosi del Bari, pur trovandosi il capoluogo pugliese al di fuori della zona rossa.

Per tutelare gli interessi economici in particolar modo degli abbonati, si è fatto avanti il Codacons, associazione che protegge i diritti dei consumatori, chiedendo il rimborso per le partite che verranno disputate senza pubblico, sulla scorta di quanto avvenuto in altri settori come ad esempio quello turistico.

“È evidente  – si legge nel comunicato del Codacons – che, in caso di limitazioni al pubblico per gli incontri calcistici, chi ha in mano biglietti e abbonamenti ha diritto al rimborso, al pari di quanto sta avvenendo per biglietti aerei e pacchetti vacanza non usufruiti a casa del coronavirus. In particolare, le società dovranno restituire agli utenti la parte di abbonamento allo stadio non goduta, proporzionale al numero di partite disputate a porte chiuse, e rimborsare integralmente i singoli biglietti, considerato che a fronte di un pagamento da parte dei consumatori non sarà resa la controprestazione oggetto del contratto. Se le società calcistiche rifiuteranno di disporre rimborsi in favore dei tifosi, scatterà nei loro confronti una maxi-class action promossa dal Codacons per conto di migliaia di utenti danneggiati nei loro diritti fondamentali”.