Dopo l’esonero di Mignani, Pasquale Marino è stato chiamato per risollevare le sorti del Bari, ora invischiato a metà classifica con un solo successo conquistato nelle prime nove gare.
“Il nuovo tecnico studia l’antidoto per contrastare la pareggite acuta e invertire la rotta in campionato – spiega il Corriere dello Sport –. La missione rilancio passa anche dalla riconquista del San Nicola”.
chiamerei padre Amoth
Ma non per la squadra, per i tifosi!
Pepe di cajenna
Per il Bari non c’è nessuna possibile soluzione…..mettetevelo in testa una buona volta anzi da ora in poi si perderanno anche le partite più facili !!!!!!!!
Il gioco di Marino sarà propositivo aggressivo e lo vedremo subito.
Le fasce mai usate porteranno poi incisività.
Bisogna avere giocatori che puntano la porta e entrano in area.
Ricordate Kamata.
Puntare la porta non darla sempre indietro.
Bisogna puntare l’avversario. Essere pericolosi. Sveglia
Forza Marino.
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I giocatori sempre quelli sono. Se Frabotta si è limitato a fare il “compitino” in campo, senza mai fare affondi e senza fare dei cross decenti, la colpa non può essere data a Mignani. Ora, se Marino riuscirà ad ottenere di più da questi giocatori – che per me restano validi – noi tifosi saremo tutti felici e contenti.