Anche in campionato un rigore dell’attaccante aveva negato la vittoria ai sardi
Di diverso c’è stata soltanto la location: a febbraio era il San Nicola, nella finale d’andata era l’Unipol Domus il teatro della sfida. La storia, però, non è cambiata: Mirco Antenucci avrà vissuto un dejà-vu quando si è presentato dal dischetto in pieno recupero per la trasformazione del penalty assegnato in pieno recupero.
Anche al San Nicola, nel febbraio scorso, la punta molisana era subentrata (venti minuti prima del 90′) con l’opportunità di calciare un penalty con un peso specifico enorme. Lo stesso portiere, la stessa trasformazione: destro rasoterra a incrociare, potente a Bari e morbido a Cagliari. Per rivivere le stesse emozioni: un bomber senza fine, pronto ad accompagnare il Bari verso il paradiso.
Semplicemente spiazzato…
Sapete andare avanti solo grazie ai rigori
Leccati le ferite e pensa alla figura che hai fatto giovedì. Siete stati così surclassati da sembrare di una categoria inferiore al Bari. Non è poco. Eppure, voi cagliaritani, siete così presuntuosi da avere il coraggio di parlare facendo proclami di superiorità calcistica che non hanno senso. Non avete ancora capito che aver vinto lo scudetto 53 anni fa non vi dà alcun diritto di onnipotenza? Al momento, valete meno del Bari. Punto.