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Bari, Di Gennaro: “Sono qui perché mi piace essere costretto a vincere”

Il regista biancorosso si racconta in conferenza stampa a quattro giorni di distanza dalla sconfitta di Castellammare di Stabia

Davide Di Gennaro, centrocampista del Bari, prende parola in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:

MISSIONE COLLETTIVA – “Io penso che non ci siano singole missioni, ognuno di noi ha lo stesso obiettivo. Io cerco di mettere le mie qualità e la mia esperienza a servizio della squadra, con la speranza di raggiungere l’obiettivo finale”.

LE AVVERSARIE – “E’ inevitabile che tutte le squadre quando giocano contro il Bari abbiano motivazioni diverse. Questo ci sta ed è un onore per noi, siamo tutti calciatori che hanno fatto altre categorie e siamo stati scelti sapendo quello che significa essere in una piazza nella quale si è costretti a vincere. Sono venuto a Bari per questo, mi piace essere costretto a vincere”.

LA CONDIZIONE FISICA – “Non penso ci sia un problema di condizione fisica, i dati che arrivano dagli sono positivi. Siamo sereni, siamo consapevoli della nostra posizione di classifica. Siamo primi a +4, non credo che questo sia un momento negativo, sono gli altri a doversi preoccupare perché noi li guardiamo dall’alto. Sappiamo di dover migliorare, soprattutto quando andiamo su campi meno agevoli, campi nei quali abbiamo dimostrato di fare più fatica. Dobbiamo essere più continui possibile per non essere troppo sulle montagne russe”.

IL SUO MOMENTO – “Sto bene. Naturalmente speravo di poter avere subito continuità, avendo già saltato la preparazione, purtroppo ho avuto un infortunio traumatico e non preventivabile. Ringrazio lo staff e i fisioterapisti perché mi hanno consentito di tornare nel più breve tempo possibile. La forma si recupera giocando, la scorsa settimana è stata la prima di lavoro e adesso mi sento già meglio”.

L’ARRIVO A BARI – “Sono arrivato a un’età nella quale il lato economico non è primario nelle mie decisioni. Stessa cosa feci lo scorso anno, quando scelsi di andare a Cesena, dove trovai una grande realtà sotto tutti i punti di vista. La scelta di venire a Bari l’avevo presa già a inizio estate, era una delle due o tre piazze nelle quali volevo andare in C. Poi, si sa, le dinamiche del mercato sono particolari, ma quando c’è stato da dire sì nelle ultime ore di mercato non ci ho pensato su due volte”.

L’OBIETTIVO – “Sono venuto a Bari perché voglio vincere con il Bari, il patto l’ho fatto con me stesso. La piazza con la C c’entra poco, ma i campionati vanno vinti. Se fin qui il Bari non ci è riuscito, ci saranno delle motivazioni e non mi interessa. Quello che mi interessa è che oggi vedo un gruppo pronto che chiaramente deve ancora crescere. Avere questo vantaggio sulla seconda a questo punto del campionato? Chiunque ci avrebbe messo la firma, bisogna avere equilibrio nei giudizi”.

L’ORGANIZZAZIONE – “Il calcio è uno sport semplice. Le squadre con grossa organizzazione e qualità riescono a ottenere i risultati prefissati. Questa organizzazione, per tanti fattori che hanno rallentato il progetto di crescita, è difficile averla a inizio novembre. Io la C l’ho approcciata nella scorsa stagione in un girone molto diverso da questo. Il Girone C lo sto conoscendo adesso”.

JUVE STABIA – “A Castellammare abbiamo tirato poco in porta, abbiamo fatto una partita al di sotto delle potenzialità. Ma gli avversari cosa hanno fatto per vincere? Quando sei contro nove giocatori che giocano sotto la linea della palla, è normale concedere qualcosa in più. Tutte le partite contro squadre più o meno piccole andranno così, concederai sempre due o tre occasioni nelle quali potrà andarti male. Ciò su cui dobbiamo lavorare è il come poter far male alle difese di queste squadre”.

VINCERE – “E’ impensabile che una squadra possa vincere tutte le partite, non lo fa nessuno. Dobbiamo provare a vincerle tutte, questo sì”.

PARTENZA DAL PRIMO MINUTO? – “Io sono pronto sempre, anche quando sono andato a Francavilla con mezzo allenamento sulle gambe. Poi è normale che c’è un allenatore che valuta cosa è meglio per la squadra. Se sarà dal primo minuto o più in avanti, resto sempre pronto”.

TROPPI GOL SUBITI – “E’ un aspetto su cui dobbiamo migliorare, i campionati si vincono in difesa. Avere una fase difensiva importante aumenta le possibilità di vincere, anche perché le occasioni per far gol una squadra come la nostra le ha”.

I CAMPI SINTETICI – “Sono alibi, però è innegabile che è un calcio diverso. Noi siamo una squadra di tale livello da non poter pensare che il campo possa essere un simile fattore”.

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Ivano
Ivano
2 anni fa

Siamo una squadra senza carattere appena andiamo sotto crolliamo e le perdiamo tutte

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