Contro il Foggia, con il rosso a Maita, è arrivata la settima espulsione della stagione in casa biancorossa: una tendenza che rischia di vanificare quanto di buono fatto sul campo nei 90 minuti
Più forti delle ingenuità dei singoli, più forti dei tanti -troppi- rossi che continuano a essere sventolati dai direttori di gara con una preoccupante costanza: il Bari di Carrera viaggia a vele spiegate (7 punti su 9 portati a casa con l’ex Spartak Mosca in panchina), dopo aver fatto suo uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, e torna a vedere da vicinissimo la seconda posizione in classifica (Avellino adesso a +1). Lo fa nonostante l’ennesima espulsione rimediata in campionato da un giocatore biancorosso: questa volta a ricevere la massima punizione possibile è stato Mattia Maita, resosi protagonista di un ingenuo fallo di reazione nel corso della prima frazione. Una grave leggerezza, la sua, che ha costretto Cianci e compagni a un’autentica impresa in inferiorità numerica.
L’ex centrocampista del Catanzaro raggiunge così Bianco (contro il Catania), Semenzato (contro il Teramo), Montalto (contro la Vibonese), Perrotta (contro la Ternana) e Sabbione (sanzionato con il rosso due volte, contro il Monopoli e contro la Vibonese) nella nutritissima lista di giocatori espulsi nel corso della stagione. Sette cartellini rossi, sei differenti partite e mai nessun successo all’attivo prima di ieri. L’1-o arrivato contro il Foggia non inganni, ripetersi non è semplice: il rischio è quello di vanificare, con un episodio, quanto di buono fatto sul campo nel corso dei 90 minuti.
Nn riesco veramente a capire come nn abbiamo fatto a stravincere questo campionato ( forse colpa di auteri e romairone ) e sopratutto nn riesco a capire come abbiamo fatto a perdere all’andata con questo Foggia andava esonerato già da quella sconfitta e forse nn saremmo terzi adesso . È evidente che la squadra gli remava contro