Il tecnico barese analizza il gioco dell’allenatore dei galletti e nota una evidente ‘mancanza di grinta e cattiveria agonistica’
Corsa, attacco, furore agonistico e continuità. Sembrano questi gli elementi che mancano al Bari e che non permettono alla squadra di Auteri di fare il salto di qualità. Ne è convinto anche Dino Bitetto, allenatore barese, che su La Repubblica analizza un aspetto caratteriale della squadra di Gaetano Auteri: “Auteri lo seguo da sempre e posso dire con certezza che questo Bari non gli somiglia affatto. Non è possibile che non si sia reso conto delle difficoltà della squadra. Ho visto un Bari spento, molle e con i reparti un po’ slegati. Il perfetto contrario di quello che servirebbe per riaprire un campionato sempre più nelle mani della Ternana”.
Ed è un po’ il concetto che si sta ripetendo da ormai più di un anno, da quando il Bari è impegnato nel campionato di Serie C. Servono grinta, aggressione continua dell’avversario, se non si fa questo si va in difficoltà: “La prestazione di Bisceglie non è casuale perché somiglia molto a quella contro il Foggia, dove arrivò addirittura una sconfitta: se aggredito, da squadre tecnicamente inferiori, il Bari non riesce a venire fuori dalla morsa. I campionati di C non si vincono soltanto con la qualità, ma anche con la corsa e l’agonismo. E nessuno più di Auteri, tecnico che conosce benissimo il girone meridionale della serie C, sa che per vincere occorre avere tutti questi ingredienti”.