Il talent di Rai Sport per la serie C analizza la situazione del girone C e le prospettive dei biancorossi.
“Il duello tra Bari e Ternana animerà il 2021 della Lega Pro”. Ne è convinto Paolo Tramezzani, talent della serie C per Rai Sport che sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno analizza la situazione dei biancorossi. “Il girone C è il più complicato della Lega Pro. Basti vedere i nomi delle partecipanti: Bari, Catania e Palermo sono piazze da A, ma poi aggiungiamo compagini di grandi tradizioni come Avellino, Ternana, Catanzaro, Foggia. Non ci sono gare dall’esito scontato e la situazione sarà ancora più equilibrata alla ripresa delle ostilità, quando i punti peseranno doppio. La Ternana fin qui ha condotto un ritmo incredibile, ecco perché penso che inevitabilmente calerà. Malgrado questo percorso a marce altissime, è il Bari è lì e non molla. Sei punti con uno scontro diretto da disputare rappresentano un vantaggio minimo”.
Quindi, Tramezzani passa all’approfondimento sui Galletti: “L’etichetta di corazzata è azzeccata. Ha un organico vastissimo, ricco di alternative in ogni reparto, con individualità di spicco che nella categoria rappresentano un lusso. Scontato indicare Antenucci, ma penso anche a Di Cesare, Marras, Montalto. Ho sentito dire che la squadra non è decollata sul piano del gioco, ma on sono d’accordo. Il Bari ha offerto più di una volta uno spettacolo gradevole. La pecca è aver perso lo scontro diretto con la Ternana. Anche un pareggio avrebbe ridotto a tre punti la distanza tra le rivali lasciando tutto ancora più in bilico. Ma si può condannare un cammino per una sconfitta, sebbene pesante? La verità è che il Bari se la giocherà fino all’ultima giornata. E se fosse necessario intervenire pure sul mercato, la famiglia De Laurentiis non si tirerà indietro. Puntando solo su prime scelte. Le operazioni di complemento servono relativamente quando in ballo c’è il massimo obiettivo. Auteri applica il 3-4-3: magari non guasterebbe un laterale in grado di appoggiare in maniera ancor più efficace la manovra offensiva. E poi potrebbe essere utile una valutazione sugli attaccanti. Sette non sono troppi date le cinque sostituzioni, ma se qualcuno fin qui non ha reso al meglio, magari si può pescare da categorie superiori la carta in grado di fare ulteriormente la differenza. Fossi nel Bari cercherei assolutamente di arrivare primo. La beffa dello scorso anno insegna: i playoff possono regalare amare sorprese anche se ci si presenta da favoriti. Sudtirol, Padova, lo stesso Perugia se non dovesse arrivare primo sono minacce serie. E poi mi aspetto la crescita di Palermo e Catania che ai playoff possono essere rivali insidiosissime. Ecco perché i Galletti non devono pensare agli spareggi: in 20 gare tutto può accadere”.
