Il ministro dello Sport lancia l’allarme sulla conclusione dei campionati, potenzialmente a rischio a causa dell’emergenza epidemiologica
“Se il campionato ce la può fare a concludersi? Non so se si potrà arrivare fino in fondo. È una situazione particolare, non abbiamo nessuna certezza”. Queste le parole del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, martedì mattina al programma di La7 L’aria che tira, riguardo alla situazione attuale dello sport italiano e alla possibilità di riuscire a concludere i campionati appena iniziati a causa dell’aumentare esponenziale dei contagi da Coronavirus. “La Lega di A deve essere consapevole di questo – ha sottolineato – e deve pensare a un piano B e a un piano C”.
Spadafora ha però continuato a difendere lo sport e ha annunciato per venerdì la pubblicazione di “un protocollo attuativo più rigido per palestre e piscine che prevede maggiore distanziamento e anche il possibile utilizzo della mascherina in determinate attività. Io ho difeso lo sport perché non mi andava l’idea che fosse l’unico settore fortemente penalizzato. Non è lì il focolaio, anche il Cts ha detto che non ci sono evidenze scientifiche su palestre e piscine. Certo, l’evoluzione della crisi potrebbe farci cambiare idea nuovamente, ma questo è un anno difficile”.