Il broadcaster ufficiale della Serie C non è stato in grado di fornire il proprio servizio di streaming, deludendo migliaia di tifosi in tutta Italia

Per i tifosi delle squadre di Serie C, che hanno visto interrompere lo scorso campionato a causa del coronavirus senza la possibilità di riprendere a giocare (ad eccezione di playoff e playout) sono stati mesi di trepidante attesa per la prima partita di campionato della nuova stagione. La terza serie, al contrario della Serie A, ancora non ha ricevuto autorizzazioni da Governo e CTS per ospitare anche un numero ridotto di supporter, per cui l’unico modo per assistere alle partite è guardarle attraverso Eleven Sports, piattaforma di streaming detentrice in esclusiva dei diritti televisivi della Lega Pro.

Quanto è accaduto domenica 27 settembre, ad ogni modo, ha dell’inaudito: migliaia di tifosi delle 60 squadre di Serie C, inclusi quelli del Bari, che bramavano di vedere all’opera i propri beniamini nel derby con la Virtus Francavilla, si sono trovati nell’impossibilità di accedere al proprio account sul sito di Eleven Sports. I più fortunati, quelli che sono riusciti ad accedere, hanno visto il match solo a sprazzi: chi è riuscito ad assistere all’inizio, chi da metà del primo tempo, e chi addirittura soltanto nell’ultimo quarto d’ora finale. Altri non sono mai riusciti a selezionare la partita dal menù del sito, rimanendo in preda alla frustrazione e all’incredulità.

E il problema, come detto in precedenza, non ha riguardato la sola tifoseria del Bari: basta recarsi sulla pagina ufficiale di Facebook di Eleven Sports per leggere proteste, lamentele (e improperi di qualsiasi tipo, anche forti) da parte dei tifosi delle squadre più disparate che hanno avuto gli stessi problemi di accesso o di visione. Tutti, all’unisono, lamentano la pessima qualità del servizio, che ricordiamo è a pagamento e rispetto alla passata stagione ha persino visto un aumento del costo dell’abbonamento.

Da parte dell’azienda non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale né sul sito, né sui canali social (anzi molti tifosi lamentano addirittura di essere stati bloccati su Messenger, applicazione di Facebook che consente di mettersi in contatto con il servizio clienti). In molti invocano con urgenza l’intervento della Lega Pro e del presidente Francesco Ghirelli, altri hanno preferito informarsi sulla possibilità di promuovere una class action rivolgendosi ad associazioni per la tutela dei consumatori e su change.org è spuntata persino una petizione per la “rimozione dei diritti televisivi ad Eleven Sports”.

La speranza di tifosi e addetti ai lavori (con le tribune stampa a capienza ridotta che sempre più spesso comportano il rifiuto di accrediti da parte delle società ospitanti, l’impossibilità di assistere alle partite penalizza anche i giornalisti che devono seguire la partita per lavoro e per il racconto sportivo a beneficio di tifosi e appassionati) è che Eleven Sports fornisca al più presto risposte su eventuali rimborsi e soprattutto che trovi delle efficaci contromisure per rendere fruibile un servizio a pagamento e che essendo in esclusiva non consente di rivolgersi alla concorrenza (se non eventualmente alla pirateria, contro cui vengono combatutte fantomatiche battaglie).

AGGIORNAMENTO: Attraverso una mail inviata ai propri utenti, Eleven Sports si è scusata per i disservizi del 27 settembre in occasione della prima giornata di Serie C. A causare i problemi, a detta del broadcaster ufficiale della Serie C, è stato un down della piattaforma di Banca Sella, provider attraverso cui Eleven gestisce il sistema di pagamento online. I server di elevensports.it non hanno retto, precludendo la corretta visione partite. L’azienda ha deciso di estendere l’abbonamento mensile di sette giorni in modo da poter fruire di un’altra giornata di campionato senza ulteriori esborsi e ha inoltre precisato di essere a lavoro per integrare nuovi sistemi di pagamento, evitando il ripetersi di accadimenti simili.