Nelle parole dell’attaccante biancorosso il rammarico per la finale persa e al tempo stesso la voglia di riscatto per la prossima stagione
Dopo l’assordante silenzio seguito alla sconfitta in finale con la Reggio Audace (nel post partita aveva parlato soltanto mister Vivarini), arrivano le prime voci dei calciatori del Bari. Uno dei messaggi più significativi, arriva da Mirco Antenucci, uomo simbolo dei galletti che ha commentato l’esito del match in un lungo e introspettivo post su Instagram.
“Sono arrivato a Bari circa un anno fa con l’entusiasmo di un bambino con in mente un solo obiettivo – scrive il numero 7 biancorosso -. Qualcuno mi aveva preso per matto per quella mia scelta di giocare in Serie C ma io sono ancora più sicuro di aver fatto la cosa giusta. Ho scelto una società seria con un grande progetto e una grande tifoseria che meritano altre categorie”.
“Mi sono sentito a casa da subito in una città che vive di calcio e in un gruppo di ragazzi straordinari che meritavano la promozione con tutte le problematiche che abbiamo incontrato durante l’anno – continua l’attaccante dei galletti –. Ci siamo fermati lì all ultimo step e fa male. È una bella batosta vedere lì l’obiettivo ad un passo e non poterlo raggiungere. Per me è una delusione davvero grande perché avremmo voluto regalare non solo a noi ma a tante persone la gioia di vincere”.
Il contenuto del messaggio diventa ancora più emotivo: “Ho visto tante lacrime dopo la partita e il giorno dopo ancora perché ognuno di noi voleva festeggiare con una città intera Dispiace perché so i sacrifici che abbiamo fatto e questo gruppo meritava di più. Ora spero che passi questo virus maledetto così che gli stadi torneranno a riempirsi e rivedere i nostri tifosi allo stadio perché come ho detto più volte noi siamo professionisti ma anche uomini che vivono di emozioni”.
Infine un messaggio che sa tutt’altro che di resa: “Ora si stacca un po’ per poi ripartire più forti e carichi di prima con un solo obiettivo in testa … Non dobbiamo temere i momenti difficili, il meglio viene da lì”.