Il tecnico biancorosso alla vigilia della semifinale contro la Carrarese punta sul carattere: “Dobbiamo essere grandi uomini”.
“Sia chiara una cosa: tutti ci stiamo giocando tantissimo. Abbiamo la responsabilità di un’intera città che vuole uscire da una categoria che non le appartiene, ma in ballo ci sono pure le nostre carriere, compresa la mia. Tuttavia, questa realtà non deve scalfire la serenità. Non bisogna mai mollare”. Vincenzo Vivarini intuisce il momento determinante della stagione del Bari. E carica i suoi toccando i tasti del carattere e della personalità: “Dopo quattro mesi si azzera tutto – prosegue il tecnico biancorosso -, ma abbiamo grandi individualità. In questi casi, ogni difficoltà si supera dimostrando attaccamento all’obiettivo e di essere uomini disposti a tutto”.
Sulla Carrarese, il coach di Ari ha idee chiare: “E’ una compagine aggressiva: sulle fasce sono pericolosi, verranno a Bari con una motivazione feroce. Il conforto è che come noi hanno giocato una volta sola. Sono certo che faremo meglio rispetto a lunedì e se riusciremo a giocare la gara che stiamo preparando, risolveremo ogni problema. Gli arbitri? La Ternana si è lamentata per il gioco duro, ma poi se si va a guardare quanto è avvenuto, Parodi si fa male scontrandosi con il suo portiere, Celli in un contrasto nel quale è lui a colpire Ciofani, mentre Di Cesare ha cercato la palla su Ferrante venendo poi a contatto con il centravanti umbro. Il rigore mi è parso evidente. Il presidente della Carrarese spera di essere più fortunato con l’arbitraggio. Ma non è che se ci chiamiamo Bari siamo favoriti. Pensiamo al campo”.