L’ex centrocampista dei galletti in semifinale playoff tiferà i colori biancorossi nella sfida contro la Carrarese
“Sto tifando Bari nei playoff, anche se c’è in ballo anche la Reggiana che mi ha lanciato nel calcio pro. Al primo posto del cuore c’è sempre il Bari ma al secondo c’è sempre la Reggiana”. Sincero e appassionato Marco Romizi svela a Passione Bari, su Radio Selene, il suo tifo per il Bari in questi playoff. Nonostante il cuore diviso tra i galletti e la Reggiana, squadra con la quale ha esordito tra i professionisti, Romizi porterà tutta la sua spinta da supporter per la formazione che l’ha visto protagonista della Serie B per cinque anni dal 2012 al 2017.
“Ho visto Bari-Ternana – ha proseguito Romizi – e devo dire che avevo visto un Bari partire con intensità, poi è arrivato il rigore e nel secondo tempo la squadra ha subito il ritorno della Ternana, che si è dimostrata avversario in forma”. Ma Romizi sottolinea ancora come il San Nicola sarà vuoto, senza il pubblico che spinge i propri beniamini: “Io ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire giocare in quello stadio con il pubblico che ti spinge. Ricordo le gare contro Latina e Novara, soprattutto questa seconda squadra ci ha dato sempre storicamente fastidio. L’ultimo ricordo personale con il Novara è proprio in quella maledetta partita in cui si giocarono anche i supplementari. Quel ko contro il Novara fu una mazzata tremenda, chissà che il calendario non offra una rivincita al Bari in finale”.
Intanto il pensiero va alla partita contro la Carrarese, limando gli errori visti contro la Ternana: “Il Bari deve essere più continuo nell’arco della gara. – sottolinea Romizi – In Lega Pro spesso si gioca casualmente e il Bari questo non lo fa, è molto organizzato. Dall’altra parte so bene come gioca e come si allena la Carrarese, che va tenuta d’occhio soprattutto dal lato fisico”. E su tutti dovrà fare attenzione il capitano Valerio Di Cesare, diffidato per la prossima gara: “Ho visto l’ammonizione che ha preso Valerio e non mi sembrava da giallo. Lui ha ogni tanto queste entrate sugli avversari, ma io non posso rimproverarlo perché di gialli in carriera ne ho presi tanti. So che sarà intelligente e proverà a evitare nei limiti del possibile di prendere un’ammonizione”.