L’ex direttore sportivo dei galletti analizza la stagione del Bari, le prospettive ai playoff e il mercato del futuro
Re del mercato, in attesa di una nuova sfida professionale, l’ex direttore sportivo del Bari, Giorgio Perinetti, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Al centro del discorso i playoff di Serie C appena iniziati: “Difficile azzardare pronostici, visto l’intreccio delle sfide tra protagonista di tre gironi. Inoltre c’è l’incognita dei tre mesi di stop. Tutte potrebbero diventare rivali temibili quanto imprevedibili”.
In molti danno per favorito il Bari: “Quella di Vivarini è una squadra di spessore e, particolare non da poco, può vantare una rosa ampia. Potrebbero rivelarsi fattori determinanti nell’ambito di partite secche. Unitamente alla preparazione psicofisica. I biancorossi fin dall’inizio della stagione stanno bene e che hanno un solo obiettivo: la promozione. In sostanza sono abituati all’idea”.
I galletti erano i favoriti anche in campionato ma sono arrivati alle spalle della Reggina, Perinetti prova a spiegare il perché: “È emersa qualche lacuna strutturale che, alla lunga, è costata in termini di punti. Forse si è avvertita la mancanza di un difensore rapido. Mentre davanti hanno fatto bene il loro dovere”.
Se i biancorossi dovessero centrare la promozione, sicuramente a De Laurentiis e Scala toccherà fare un gran lavoro sul mercato: “Questo Bari è stato costruito per vincere immediatamente. Non poteva fidarsi a giovani talentuosi, ma essenzialmente a calciatori fatti. Logico che una volta in serie B, andrà fatto qualcosa per rendere più competitivo l’organico. Più di qualcosa”.