Il presidente della Federcalcio guarda con ottimismo alla ripartenza ma si augura che il protocollo sanitario possa essere modificato se le condizioni lo permetteranno
Ormai la ripartenza è cosa certa, venerdì 12 il calcio italiano ripartirà dopo più di tre mesi di stop. E se la curva dei contagi sta ogni giorno di più calando, dall’altra parte il presidente della Figc Gravina guarda all’immediato futuro e pensa già a far ritornare la gente sugli spalti degli stadi. In un’intervista a MaratonaSport su Eleven Sport, il numero uno della Federcalcio afferma che “non vogliamo accelerare su questo tema, ci sono altre priorità ora. Dobbiamo far sì che si possa chiudere il campionato e contemporaneamente, se il virus ce lo permetterà, avere la possibilità di far partecipare i nostri spettatori. Sono i tifosi che promuovo l’effetto dell’entusiasmo”.
Ora però è solo il momento di godersi la ripartenza “sapendo che dobbiamo ancora limare qualche piccola restrizione imposta dal Cts. – dice Gravina – Ci sono ancora dei rischi, dobbiamo governarli in maniera corretta. La curva epidemiologica ci lascia ben sperare, non lo dico solo per il calcio. Se dovesse continuare questo trend chiederemo al Comitato Tecnico Scientifico di allentare alcune restrizioni, eliminando la quarantena. Soprattutto se si vuole aprire anche a sport amatoriali, è qualcosa di eccessivo”.