Chiacchierata a tutto tondo per il capitano dei galletti: tra gli argomenti toccati la stagione in corso, il futuro e alcuni andeddoti sulla sua carriera
Il capitano del Bari, Valerio Di Cesare è stato protagonista di una diretta Facebook per il format Eleven Home di Eleven Sports. Lo skipper dei galletti si è prestato ad una chiacchierata con Jolanda De Rienzo che ha svariato su più temi, cominciando dall’incertezza che ancora aleggia sul campionato di Serie C: “Inizialmente sembrava non voleva giocare nessuno, ora sembra che vogliano farlo tutti – ha detto Di Cesare -. C’è molto caos, sembrava non ci fossero i soldi per scendere in campo mentre ora ci sono. Devo essere sincero, è una cosa che non mi è andata giù. Hanno chiesto in tutta fretta la chiusura del campionato, e come si è visto è stata una scelta sbagliata. Ora attendiamo l’8 giugno (data del Consiglio federale ndr) per vedere quali decisioni verranno prese. Sono tre mesi che non aspettiamo altro che date ufficiali. Siamo ansiosi di tornare in campo. Non vediamo l’ora di riprendere a giocare, vogliamo portare a termine il nostro obiettivo”.
A Di Cesare è stato chiesto della sfida con la Reggina nel Girone C: “Il nostro obiettivo era quello di vincere il campionato ma abbiamo trovato una squadra che è andata forte e per questo è giusto far loro i complimenti. Non dobbiamo dimenticare però che noi veniamo da una striscia di 25 risultati utili consecutivi, ci teniamo ad ottenere la Serie B sul campo. Io resto convinto che siamo più forti della Reggina, ma loro hanno 9 punti in più e questo è ciò che conta, sono meritatamente primi. Noi abbiamo avuto la questione del cambio di allenatore, in un certo senso è come se avessimo perso due mesi”.
Il capitano biancorosso ha parlato anche del suo grande amico e compagno di squadra Mirco Antenucci: “Io sono tra quelli che ha provato a convincerlo a venire a Bari, poi sono stati davvero bravi i nostri dirigenti. Mirco è un giocatore pazzesco. Ero certo che avrebbe fatto una ventina di gol e se il campionato fosse andato avanti ne avrebbe fatti altri ancora. Sono convinto che ci darà una grossa mano per vincere i playoff. Avrebbe potuto tranquillamente fare 10-15 anni di Serie A”.
Il difensore romano ha parlato anche degli eventuali playoff, una realtà che ha già vissuto con il Parma centrando la promozione: “Penso di poter dire che saranno completamenti diversi dal solito. Non giochiamo da tre mesi, ci arriveremo senza aver disputato amichevoli. In questo contesto non ci sono favorite, tutte le squadre sono temibili, sarà tosta”. Il Bari, tuttavia, è attrezzato per far fronte alle difficoltà: “La bravura della società è quella di formare un gruppo con il giusto mix tra giocatori esperti e giovani. Abbiamo le carte in regola per fare una grande scalata. Questo è l’anno più difficile: con il Parma fu molto più difficile vincere la Lega Pro che la Serie B”.
La promozione per Di Cesare sarebbe un bel riconoscimento visto il suo legame con la piazza barese: “In tre anni e mezzo sono riuscito a mettere insieme oltre 100 presenze con il Bari, è la squadra dove ho giocato di più, è normale che ci tenga molto, specialmente adesso che ho una certa età e sento la responsabilità”.
Infine il difensore dei galletti ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera: “Ho girato parecchio, sono contento di ciò che ho fatto. Da giovane sono stato in Inghilterra (al Chelsea ndr) ed è stata un’esperienza bellissima. Forse avrei potuto fare di più ma mi ritengo ugualmente fortunato ad aver giocato in squadre gloriose. Ora che sono quasi alla fine spero di chiudere nel modo migliore. Allenatori bravi? Ne ho avuti diversi, penso a Giampaolo, un maestro o a Ventura, che mi ha fatto cambiare mentalità. Lo stesso Vivarini, per certi versi, è molto simile a Giampaolo ed è un ottimo allenatore”.
