Dopo il Consiglio direttivo la Lega Pro ha definito il ritorno in campo per il finale di stagione
Il Consiglio direttivo di Lega Pro del 29 maggio al quale ha partecipato anche il presidente della Figc Gravina è stato decisivo. Servito anche a distendere i rapporti tra federazione e terza serie che erano diventati tesi dopo il no su tutta la linea alle proposte presentate in Consiglio federale, il direttivo ha definito le sorti della stagione 2019-2020 di Serie C.
Si tornerà in campo ma – come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport – solo con il piano B, dunque senza completare la regular season ma solo per play-off e play-out. La data ipotizzata dalla Lega è quella del 28 giugno, quando dovrebbe giocarsi la finale di Coppa Italia di Lega Pro tra Ternana e Juventus U23.
Stabilita la promozione delle prime dei tre gironi (Monza, Vicenza e Reggina) e la retrocessione delle ultime (Gozzano, Rimini e Rieti, più Rende e Bisceglie per distacco) ai play-off, che dovrebbero partire a luglio e durare circa 35 giorni e ai quali parteciperà anche il Bari, prenderanno parte 28 squadre su base volontaria (per chi parteciperà ha assicurato Gravina, ci saranno incentivi per l’espletamento del protocollo), mentre i play-out riguarderanno solo gironi A e B.
Per ciò che concerne l’eventuale riforma del sistema calcistico dalla B alla D, invece, come ha già comunicato la Lega Pro sul suo sito ufficiale, si tornerà a discuterne da settembre in poi, con la volontà di applicarla per la stagione 2021-2022.