Il campionato di Calcio donne ha ancora possibilità di chiudere la stagione: decisivo l’incontro col Ministro. Le biancorosse, a caccia della salvezza, sperano nella ripresa
Nei giorni in cui il calcio professionistico italiano s’interroga su come e quando ripartire dopo l’emergenza coronavirus, anche il calcio femminile è in attesa di risposte. Com’è noto il pallone in rosa non è incluso nel professionismo (una questione di cui si discuteva molto prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, vista la grande crescita del movimento nel nostro Paese) ed è sotto l’egida della Lega Nazionale Dilettanti a cui il Consiglio federale ha imposto lo stop per la staigone 2019-2020.
Sin da subito, tuttavia, è emerso che anche per la Serie A femminile, così come per A, B e C maschili, l’orientamento è quello di provare a concludere la stagione. Secondo La Gazzetta dello Sport, il direttivo del calcio femminile italiano recentemente avrebbe stilato un protocollo apposito, sulla scorta di quello elaborato per il calcio maschile, con gli opportuni aggiustamenti.
Grazie a questo lavoro, Ludovica Mantovani, presidente della Divisione femminile, potrà presentarsi all’incontro con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora con in mano un documento che possa avere il suo peso in ottica ripresa. Se arriverà l’assenso del ministero, l’Italia si unirà alla Germania nel club delle federazioni che hanno deciso di concludere la stagione mentre in Inghilterra, Francia e Spagna si è già optato per la conclusione anticipata.
Attende con ansia anche la Pink Bari di Cristina Mitola: a 6 giornate dalla fine le biancorosse occupano il decimo posto in classifica con 1 punto di vantaggio sul Tavagnacco, penultimo in classifica. Se la stagione dovesse concludersi anzitempo le pugliesi sarebbero salve, tuttavia, non è difficile immaginare che Novellino e compagne preferirebbero di gran lunga guadagnare la permanenza nella massima serie sul campo.