Il presidente della Lega Pro chiarisce anche i criteri per il merito sportivo: “Il presidente De Laurentiis può chiamarmi quando vuole: chi non si sente tutelato, è giusto che difenda i propri diritti”.
In una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, parla a 360 gradi. Spiegando l’esito dell’assemblea dei club di C ed i criteri assunti per la quarta promozione in serie B che oggi metterebbero il Carpi davanti al Bari per il salto di categoria. “Sono coerente con la scelta che la salute deve essere al primo posto. Noi siamo la Serie C, c’è il Bari, ma ci sono anche tante realtà differenti. Non siamo in grado di assicurare la tutela della salute e non abbiamo i mezzi finanziari per reggere l’impatto. Si ripartirà quando le autorità sanitarie e il Governo ce lo diranno e dopo dovremo valutare se saremo in grado di applicare il protocollo sanitario. L’assemblea ha votato anche per la proposta che prevedeva la disputa dei playoff, nonostante 52 club avessero votato la sospensione e la chiusura del campionato. C’erano tre opzioni: il merito sportivo che ha ottenuto la maggioranza dei voti espressi alla luce del sole, 16 voti per la disputa dei playoff. Si concentra la critica sulla lega, ma qualcuno può spiegare come mai il potenziale di 28 voti formato dalle squadre che potevano partecipare ai playoff non si è tradotto in voto? Da sole le squadre che erano candidate agli spareggi promozione potevano essere la maggioranza”.
La media punti ponderata non è stata da tutti compresa. “Il criterio per determinare la migliore classificata sottoposto all’assemblea è un coefficiente già utilizzato nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019, quindi ratificato dal Consiglio Federale, allorquando vi sono state società che avevano disputato un numero differente di gare. Tale coefficiente, che peraltro non è mai stato oggetto di obiezioni, è ottenuto dal rapporto tra il numero delle gare giocate dalle società che hanno disputato più gare ed il numero di gare giocate da quelle che ne hanno disputate di meno. Tale moltiplicatore viene quindi applicato ai punti delle società che hanno disputato meno gare per rendere omogeneo il raffronto. Naturalmente tale criterio è stato sottoposto all’assemblea anche nella proposta che prevedeva la disputa dei play off, per individuare le 28 società che vi avrebbero partecipato. In ogni caso, sono sempre disponibile al confronto: il presidente De Laurentis può chiamarmi in ogni momento. Se le società ritengono che i loro diritti siano stati lesi hanno tutto il diritto di chiederne la tutela. Mi sono permesso di dire durante l’Assemblea che una lunga coda di ricorsi sarebbe difficilmente compresa in un momento così difficile”.
