Il centrocampista biancorosso è intervenuto al Tb Sport in onda su Telebari: “Decisioni a tavolino scatenerebbero solo ricorsi a catena. Se ci sono club che come il Bari possono rispettare i protocolli dovrà pur valere a qualcosa”.

Raffaele Bianco lo afferma con convinzione: il sorteggio per decretare la quarta promozione in serie C non va bene. Il centrocampista del Bari ha argomentato la sua teoria durante il Tb Sport, in onda su Telebari. “L’intenzione di noi calciatori – afferma – è tornare in campo. Mi auguro che il sorteggio sia una soluzione morta sul nascere: non sarebbe l’idea giusta, nemmeno se dall’urna uscisse il nome del Bari. Capisco che il protocollo sanitario non sia di facile attuazione in serie C, ma se ci sono club come il Bari in grado di rispettarlo, dovrà pur valere qualcosa! Le promozioni si conquistano giocando e noi così vorremmo ottenere la nostra. Modalità a tavolino comporterebbero solo una serie infinita di ricorsi e proprio non se ne avverte il bisogno. Non è impossibile riprendere: non ci alleniamo da quasi due mesi, ma potrebbero bastare 2-3 settimane di lavoro. Nella mia carriera ho vinto spesso i campionati, ma ho anche perso: ad esempio sono retrocesso per un punto dalla serie A. Da tempo non conquisto un successo: sarebbe ora di riprendere. Magari anche contribuendo con qualche gol: finora sono a secco, ma me ne sono mangiato uno a Catanzaro“.

Bianco descrive le sue giornate. “Ho la fortuna di avere la mia famiglia al fianco e di essermi potuto godere la nascita del mio secondogenito (un mesetto fa, ndc). La mattina sono con mio figlio più grande e mia moglie si prende cura del piccolino, il pomeriggio ho l’allenamento coordinato dallo staff tecnico. E la sera ci riuniamo per vedere un film. Il rapporto con i compagni è sempre attivo. Facciamo video riunioni su un’applicazione apposita, poi magari parlo più frequentemente con i più espeerti come Frattali, Di Cesare, Antenucci e Scavone. Ci manca lo stare insieme: speriamo di vederci presto”.