Il presidente dell’Associazione Calciatori parla a Rainews24 e dichiara di voler garantire appoggio ai calciatori che guadagnano meno di tutti
“La nostra preoccupazione è quella di tutelare i redditi più bassi, non solo quelli dei calciatori di Lega Pro, campionato dove il 70% di loro guadagna meno di 50mila euro lordi annui, ma anche dei dilettanti e del calcio femminile”. Il presidente dall’Aic Damiano Tommasi in un’intervista a Rainews24, spiega che sotto la lente d’ingrandimento ci sono tutti quei calciatori che militano nelle Leghe minori e hanno dei redditi molto bassi rispetto ai colleghi delle categorie superiori.
“Dobbiamo capire – spiega Tommasi – se le risorse che si riescono a risparmiare nel sistema possano servire da copertura per gli stipendi minori. Sono tantissimi ragazzi che oggi non hanno una prospettiva davanti perché non sanno quando e se si tornerà a giocare: il rischio di chiudere anticipatamente è alto e per molti che vivono di calcio è un problema”. Ad ogni modo il presidente dell’Aic ha affermato che è un tema da discutere con le varie Leghe: “Con la Lega Pro abbiamo fatto passi avanti, con la Lega di A al momento abbiamo soltanto discusso dello spostamento di alcuni termini fissati in Accordo Collettivo. Ci saranno tempi e modi per trovare delle intese, i calciatori sicuramente faranno la loro parte”.
Ieri, poi, la Uefa ha paventato la possibilità di terminare i campionati non oltre il 3 agosto: “Il limite imposto è già un segnale importante per capire se ci saranno i tempi per la possibile ripresa. Attualmente più che di una data per ricominciare si continua a rimarcare ‘non prima di’, il che significa che non siamo assolutamente fuori dal problema e c’è ancora troppa incertezza per poter fare programmi”.