Il giornalista spiega la proposta del presidente del Frosinone che chiede di avere coraggio di guardare nel lungo periodo e ad una riforma completa del calcio
“La soluzione drastica ma non impossibile avanzata da Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, è quella più percorribile di tutte. Cioè avere il coraggio di rimanere fermi un anno, di modo che la situazione sanitaria si tranquillizzi, trascorrere quest’anno con le garanzie economiche per le società, dai calciatori ai magazzinieri ai fisioterapisti, e quando tutto sarà finito a gennaio dell’anno prossimo, riprendere da dove si è lasciati, ripartire concludendo questa stagione. Cioè la stagione 2020/2021 non sarà mai disputata e la stagione 2019/2020 si conclude nel 2021”. Nicola Binda de La Gazzetta dello Sport spiega ai microfoni di Radio Selene la clamorosa proposta del presidente del Frosinone come possibile soluzione per la conclusione della stagione in corso.
“Se la situazione non si tranquillizza da un punto di vista sanitario bisogna avere il coraggio di guardare da qui a sei mesi, fare un mese di calciomercato, riprendere gli allenamenti e quando è tutto tranquillo a gennaio, riprendere”. Spiega Binda che poi analizza la situazione particolareggiata di ogni squadra.
In un momento come questo, infatti, ogni società pensa comunque al proprio interesse e porta avanti le proposte ad essa più consone: “È chiaro che purtroppo, in maniera pietosa, anche in questo momento c’è chi tira acqua al proprio mulino. – dice Binda – Chi è in testa chiede di essere promossa e chi è dietro vuole fermare tutto perché non vuole retrocedere. Da un punto di vista materiale posso capirlo. Ma alla fine qualcuno rimarrà certamente deluso. Il problema, sicuramente trovando una soluzione alla chiusura di questi campionati, al momento è approfittarne per fare una riforma del sistema”.
Nel calcio girano miliardi di soldi. Chi vorrà aspettare un anno?