Il presidente della Lega Pro ha parlato dopo l’accordo con Assocalciatori per star fermi fino al 3 aprile e portare a conclusione i campionati
Nella giornata di martedì 17 marzo Lega Pro e AIC hanno trovato l’accordo per posticipare la ripresa degli allenamenti ma al tempo stesso prendendo l’impegno di concludere i campionati entro l’estate. A tal proposito si è espresso il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli che ai microfoni di Telesveva ha dichiarato: “La riunione con Assocalciatori è stata positiva. C’era la salute al primo posto. Dobbiamo comportarci esattamente come tutti i cittadini di questo Paese, uniti nello sconfiggere questo maledetto virus. Lo possiamo fare a condizione che riusciamo a costruire una barriera di difesa isolando il virus. Per questo abbiamo bloccato fino al 3 aprile. Questa linea l’abbiamo seguita dall’inizio, per primi abbiamo bloccato le partite in Veneto e Lombardia, poi abbiamo bloccato il Girone A e il Girone B, e quando il Paese si è fermato abbiamo bloccato anche il Girone C. Con l’AIC c’è un piano di ricognizione sui danni che questo stop ha prodotto”.
Ghirelli ha parlato dell’impatto avuto dalle porte chiuse prima e dal blocco dei campionati poi, sulle casse dei club di Serie C: “Nel girone di andata avevamo avuto 600mila spettatori in più negli stadi, oggi gli stadi sono chiusi e per i nostri club quella è la principale fonte di sostentamento. Attueremo una ricognizione sugli strumenti messi in piedi dal Governo in modo tale da vedere quale aiuto ci possano dare, penso alla cassa integrazione speciale che varrà per la Lega Pro. E vedere come si ripartiscono i sacrifici dei presidenti e dei calciatori affinché il calcio sociale che rappresentiamo non ne esca profondamente colpito”.
Al presidente preme completare il campionato per evitare un’estate di ricorsi in tribunale: “Dobbiamo completare il campionato per due motivi. Il primo è che non possiamo darla vinta a questo maledetto virus, il secondo è che dobbiamo concludere il campionato perché non prevalgano gli interessi particolari perché quando c’è la crisi si perde il lume della ragione e si rischia ancora una volta di finire nei tribunali sportivi e non. Dobbiamo augurarci di superare questo momento, avere il tempo di concludere il campionato, in modo che nessuno abbia la possibilità o la voglia di ricorrere a un tribunale. Sarebbe una cosa deleteria per il calcio italiano trovarsi in questa situazione”.
Infine Ghirelli ha messo in guardia su chi sta tentando di non pagare gli stipendi ai calciatori: “Come negli ospedali ci sono gli sciacalli, nelle ultime ore registriamo alcuni sciacalli che telefonano ai club dicendo di aver trovato la strada per non pagare i calciatori per causa di forza maggiore perché non si allenano e non giocano. I club hanno quasi tutti rispettato i pagamenti degli emolumenti. Noi come Lega abbiamo compiuto uno sforzo economico straordinario per anticipare risorse ai club. Ho iniziato una trattativa con l’AIC per affrontare la crisi e sacrificarci entrambi, questa è la strada. La nostra credibilità ci consentirà di chiedere interventi da parte del Governo, presenteremo con FIGC un piano di governo della crisi in cui ci saranno anche azioni per tagliare i costi e fare le riforme di cui abbiamo bisogno”.
