Dall’inizio del 2020 i biancorossi hanno subito il sorpasso della Ternana nella graduatoria di pubblico.
Una categoria che va davvero troppo stretta, l’effetto “fuga” della Reggina, uno stadio che ha perso qualche pezzo di troppo. E il Bari si ritrova a perdere la leadership di pubblico che ha detenuto ininterrottamente in serie B dal 2013 al 2018, quindi nella serie D dello scorso torneo.
Nel campionato attuale, invece, la società della famiglia De Laurentiis ha ceduto il passo alla Ternana che conta 186.119 presenze complessive nelle gare interne, alla media di 12.408 spettatori. Il dato umbro, in realtà, è “gonfiato” dai 12.005 abbonamenti venduti a prezzi estremamente popolari la scorsa estate. Sono, invece, 170.767 gli spettatori totali registrati al San Nicola, alla media di 12.198 presenze a partita. Eppure, malgrado il gap di tessere stagionali (il Bari ne ha staccate 7.806), fino al termine del girone d’andata il club biancorosso guidava saldamente la graduatoria di pubblico, forte di alcuni exploit di altra categoria: i 15.507 spettatori registrati contro la Reggina (record stagionale interno), i 15.375 sostenitori presenti contro la Ternana, i 13.571 contro il Monopoli, i 13.316 contro il Potenza.
Dall’inizio del nuovo anno, però, non si è mai toccata quota 12mila presenze, con Bari-Sicula Leonzio che costituisce il minimo di affluenza in campionato con 10.174 spettatori. Ben inteso: si tratta comunque di numeri straordinari per la serie C. Vero è che nei gironi A e B non ci sono club in grado nemmeno di avvicinarsi ai dati biancorossi. Che sarebbero in testa persino all’attuale serie B. Tuttavia, le potenzialità del popolo biancorosso sono di ben altra caratura. Di certo influisce il contesto di una categoria davvero mortificante per una delle maggiori città del Sud Italia. Così come, nonostante la lunghissima serie utile di 24 turni, il distacco dalla capolista Reggina non si è mai ridotto al punto da far credere ad un sorpasso imminente. Va anche considerata la perdita totale della copertura del San Nicola: un fattore sopraggiunto nel corso della stagione (i teloni restanti sono stati eliminati per ragioni di sicurezza), ma che sta influendo soprattutto nelle giornate più incerte e piovose. Il pubblico, però, è ritenuto a giusta ragione da proprietà e squadra l’autentico valore aggiunto che può essere assicurato da una piazza come Bari. Non a caso, dal presidente Luigi De Laurentiis a tecnico e calciatori, molteplici sono stati gli appelli a popolare il San Nicola.
