Con lo sciopero in atto, il presidente della Lega Pro racconta i motivi della protesta mentre Gravina richiama alla sostenibilità economica
Una decisione sofferta ma necessaria. Così si riassume la posizione del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli all’indomani della decisione di sospendere la prima giornata del campionato di C e alla luce dell’incontro con il ministro dell’Economia Gualtieri: “Anche noi avremmo voluto scendere in campo, ma il tema fondamentale per il calcio e per i nostri presidenti, in particolare, è la sostenibilità economica e ne decreta il futuro. – ha detto Ghirelli durante l’incontro tra arbitri e società, ieri a Riccione – Quest’anno stiamo assistendo ad un campionato interessante, di qualità e ha registrato numeri di rilievo: sono raddoppiati gli abbonati negli stadi e sono aumentati anche gli spettatori di Serie C Tv. Siamo la Lega della formazione e abbiamo l’obbligo di accompagnare la crescita”.
Della stessa opinione il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha parlato in chiusura della seconda riunione stagionale tra la CAN C e i club di Serie C. “La Lega Pro ha sempre dimostrato di essere una Lega innovativa che ha una funzione sociale oltre che tecnica. La sostenibilità economica è una base imprenscindibile”, ha sottolineato Gravina.
Comprendo benissimo le ragioni del Presidente di lega Pro, ma lo sciopero poteva attendere un altra settimana. Si giocava ancora e dopo la sosta Natalizia e la riapertura del calcio mercato,si riaprivano le trattative sindacali e governative.
Le interruzioni improvvisate fanno male e falsano i campionati per tanti motivi.
Una scelta coraggiosa e voluta?
Avanti….