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Il personaggio della settimana: Franco Ferrari

L’attaccante argentino non sta trovando molto spazio nella formazione di Vivarini e potrebbe lasciare presto la Puglia

Argentino, di Rosario come Leo Messi, giunto a Bari con uno score importante e con la voglia di bissare la splendida stagione che si era messo alle spalle. Purtroppo però, Franco Ferrari, non è riuscito a esprimere quella grande voglia di calcio e di gol che aveva raccontato nel suo arrivo a Bari. Partito tra i titolari della squadra allenata da Cornacchini, il suo minutaggio in campo si è ridotto drasticamente col passare delle settimane.

Da qualche settimana a questa parte puntiamo i fari, il mercoledì, sul giocatore biancorosso che per rendimento, o per un evento particolare (come nel caso delle 100 presenze biancorosse di Di Cesare), salta agli onori della cronaca sportiva. Questa volta abbiamo fatto una scelta diversa, ponendo l’accento sull’attaccante argentino atteso, al suo arrivo, da ben altre speranze.

Per Cornacchini era il compagno ideale d’attacco di Antenucci. E il gol arriva già con il Rieti tanto da essere riconfermato dal primo minuto nelle successive due giornate di campionato. Un premio mal ripagato però perché, complice anche il rendimento complessivo della squadra, in campo non riesce a ripetersi, smarrendo anche la propria vena realizzativa. L’esonero di Cornacchini poi lo rispedisce direttamente in panchina.

La splendida esperienza al Piacenza, dove realizza 12 gol in 21 presenze, è ben lontana. E per un attaccante il fatto di non segnare si riflette anche sul modo di stare in campo, sull’aggredire il pallone e sulla cattiveria agonistica. Sensazioni che Vivarini percepisce ma prova a far risvegliare. Intanto però lo splendido momento di forma di Simeri ha bloccato, per il momento, ogni speranza di titolarità del Loco e così, nelle ultime 11 partite Ferrari ha racimolato soltanto 77 minuti di gioco.

Ad influire sul rendimento di Ferrari certamente è la condizione di panchinaro, cosa che non piace a nessun calciatore, e l’exploit del suo concorrente in attacco. Ma è altrettanto vero che in quattro mesi di Bari, l’argentino, fisicamente e atleticamente, non è neanche l’ombra del giocatore ammirato a Piacenza. Quale allora il futuro del Loco? Quasi certamente sarà lontano da Bari. La squadra del galletto ha bisogno di gente pronta per recuperare in campionato. Ecco perché per il bene dei biancorossi e, soprattutto, per il suo, Ferrari sarà con molta probabilità trasferito a gennaio in un’altra formazione di Serie C. Un peccato, ma chissà, forse un giorno tornerà a Bari e sarà l’uomo decisivo dei galletti.

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ENZO
ENZO
4 anni fa

Ipotesi o supposizioni giornalistiche.
Il guaio è proprio quello che non gioca dall’inizio da quando è arrivato Vivarini.
Fiducia zero,facciamolo giocare e poi va giudicato.
Una cosa è certa tutti quelli che vanno via da Bari esplodono.
Caputo…è un esempio

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