La Gazzetta dello Sport analizza alcuni dei giocatori su cui si è investito di più ma che stanno rendendo sotto le aspettative
Costa, Folorunsho, D’Ursi e Ferrari, la Gazzetta dello Sport di questa mattina individua in questi quattro giocatori un importante investimento fatto in sede di mercato ma che ancora non ha portato completamente i frutti sperati. I quattro biancorossi, analizza la Rosea sono stati “pagati a peso d’oro e, per un motivo o per l’altro, non hanno ancora offerto l’atteso contributo. Un caso o il più grande paradosso della stagione barese? Si tratta infatti degli investimenti più corposi, operati la scorsa estate dal Napoli (in ottica Bari) prima del trasferimento in prestito al club biancorosso”.
Per Folorunsho e Ferrari è stato speso circa un milione di euro. 800mila per D’Ursi, mezzo milione per Costa. Un investimento complessivo di circa 3.5 milioni, ingaggi esclusi. “Non è mai troppo tardi”, però, si aggiunge sulla Gazzetta dello Sport, vista l’età dei quattro calciatori.
“Costa è partito male con Cornacchini ma è rinato con Vivarini. – analizza l’articolo – Nelle ultime due giornate si è però accomodato in panchina a causa del cambio di modulo che non gioca a suo favore”. Discorso diverso per Folorunsho, ben partito in ritiro ma poi vittima di un infortunio e di un’operazione al ginocchio. Il recupero per uno della sua stazza non è mai rapido perciò “Folorunsho dovrà aspettare con umiltà e farsi trovare pronto”.
D’Ursi sembra essere agli sgoccioli invece. Da qui al mercato di gennaio dovrà riprendersi fisicamente e dimostrare di essere utile alla causa del Bari. La Gazzetta riprende con una analisi più dura sull’esterno biancorosso che avrà poco tempo a disposizione per convincere Vivarini a inserirlo nel progetto tattico biancorosso.
Infine Ferrari. Quasi certo il suo addio a gennaio. “Facile che a gennaio il Napoli lo giri in prestito ad un altro club di C, che gli consenta di giocare. Evidentemente – chiude la Gazzetta dello Sport – stando a quanto riferisce il tecnico Ferrari non si assembla con i compagni e, in particolare, con Antenucci”