L’ex attaccante doppio ex della sfida del Partenio analizza il match di domenica
Due anni in serie A con l’Avellino, quattro con il Bari, impreziositi da due promozioni in serie A (nel 1985 e nell’89). “Due squadre che hanno un grande passato, una sfida che sarebbe di cartello in B”, le affermazioni rilasciate alla Gazzetta del Mezzogiorno all’ex attaccante, oggi procuratore sportivo. “Il Bari è avviato ad una rapida risalita, può centrare la promozione già in questa stagione. L’Avellino dovrà puntare ad un anno di transizione puntando a consolidarsi sul piano societario. Se i biancorossi giocheranno secondo il loro valore, saranno chiaramente favoriti, ma l’atmosfera e l’atmosfera del Partenio renderanno il match complicato”.
Bergossi regala qualche gustoso aneddoto sulla sua esperienza. “Bari è una città pervasa da entusiasmo. Quando studiavo Giurisprudenza, tantissimi tifosi venivano a sostenermi durante gli esami. E dovevo studiare di più per fare bella figura”.
Di Avellino, invece, resta impressa la figura di un presidente storico. “Sono sempre stato equilibrato nella gestione dei rapporti – conclude Bergossi -, ma Antonio Sibilia era una figura forte, autoritaria, che sapeva incutere timore. Ma anche gratificare quando si sentiva rispettato. Auguro al Bari e all’Avellino di tornare presto a sfidarsi sul palcoscenico più prestigioso”.