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Pioggia di triennali e quadriennali: il progetto a lungo termine del Bari

Luigi-De-Laurentiis

Contratti triennali e quadriennali per i protagonisti del nuovo Bari: il club punta a costruire un progetto duraturo e vincente

Ripartito dai dilettanti dopo il fallimento dell’estate 2018, il Bari è si rimesso in piedi grazie alla solidità della famiglia De Laurentiis che ne ha rilevato il titolo sportivo. Il rinato sodalizio biancorosso in poche settimane ha allestito una squadra competitiva dominando il Girone I di Serie D (in testa dalla prima all’ultima giornata) e conquistando così il sospirato ritorno tra i professionisti.

Ora che è ufficialmente parte del novero di squadre che disputeranno il prossimo campionato di Serie C, il Bari sta continuando a far parlare di sé a livello nazionale per la sua importante campagna acquisti estiva. Il fiore all’occhiello delle new entry biancorosse fino ad ora è indubbiamente Mirco Antenucci, un calciatore che avrebbe fatto gola a parecchie squadre di Serie A e Serie B e che invece ha accettato di scendere di due categorie per recitare un ruolo da assoluto protagonista nel tentativo di risalita dei galletti.

Oltre ad Antenucci, ci sono poi nomi di tutto rispetto come quelli di Manuel Scavone e Gigi Frattali, entrambi specialisti delle promozioni consecutive con il Parma, sommati a prospetti molto interessanti come Kupisz, Terrani, Folorunsho, Costa e Corsinelli. Senza parlare poi di quei giocatori che ancora non sono stati ufficializzati ma che sono di fatto già del Bari come Sabbione (in ritiro a Bedollo), Perrotta, Berra e Schiavone che dovrebbero aggregarsi nelle prossime ore.

Ad eccezione di Folorunsho e Costa, prelevati dal Napoli – altro club di proprietà della famiglia De Laurentiis – e girati in prestito al Bari, la dirigenza biancorossa fino ha acquistato solo calciatori a titolo definitivo. Uno degli aspetti che ha destato la maggiore sensazione – soprattutto per una tifoseria abituata alle precedenti presidenze che facevano un massiccio ricorso a prestiti da altre squadre (spesso anche con situazioni grottesche come quella che configurò un improbabile dualismo tra Ichazo del Torino e l’ottimo Micai…) è stata la ‘pioggia’ di contratti di lunga durata sottoscritti dal club. Il Bari si è legato per tre anni di contrattto ad Antenucci, Kupisz, Scavone, Frattali, Terrani e Corsinelli. Per Sabbione, Perrotta e Berra sembra siano addirittura pronti degli accordi quadriennali. Un atteggiamento che si inserisce nel solco di quella continuità già manifestata con la conferma del tecnico Giovanni Cornacchini e del suo staff.

Tutto ciò fa immediatamente riflettere su due aspetti: il primo è che il Bari sta creando un nutrito parco di giocatori di proprietà, che in un secondo momento potrà anche patrimonializzare nel caso qualche grande club venga a bussare alla porta; il secondo, invece, è il messaggio di continuità e progettualità che vuole trasmettere la società. Con contratti di questo tipo, il termine ‘progetto’, spesso utilizzato con troppa leggerezza nell’ambito della narrazione sportiva, sembra poter finalmente assumere il giusto significato.

Si punta a creare un blocco con cui andare avanti per almeno 2 o 3 stagioni, uno zoccolo duro come quelli che hanno fatto in passato la fortuna di team come Frosinone, Cittadella o Venezia, riuscite ad ottenere promozioni dalla Lega Pro alla Serie B grazie a un nucleo di giocatori rimasto più o meno immutato. Le premesse per sperare in una risalita in tempi brevi del Bari nel calcio che conta sembrano esserci tutte: a breve toccherà ai ragazzi di Cornacchini non deludere le aspettative.

 

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