L’ex ds biancorosso, ora direttore dell’area tecnica dello Spezia, analizza l’emergenza e le prospettive del calcio.
Quattro anni intensissimi. Vissuti tra mille peripezie (la retrocessione in B, le difficoltà finanziarie del club, le consuenze del calcioscommesse, persino il fallimento) e tanto coraggio. Il legame tra Guido Angelozzi ed il Bari (dove è stato dal 2011 al 2014) è indissolubile. Il manager siciliano, ora direttore dell’area tecnica dello Spezia, analizza l’attuale momento del calcio, fermo per la pandemia da coronavirus e si sofferma sulle prospettive del Bari.
“Sono molto preoccupato”, afferma Angelozzi. “Non avrei mai pensato che in epoca moderna un virus potesse spaventare il mondo. Io sono a casa, a La Spezia. Cerchiamo di fare di tutto pur di uscire presto da questa situazione. Io sono il primo a voler tornare in campo, a voler proseguire i tornei secondo i regolamenti in vigore. Basti pensare che lo Spezia è in piena corsa per la promozione diretta. Tuttavia, la salute è il bene primario da tutelare e non possiamo prevedere le evoluzioni. In un frangente di tranquillità, tutto si può adattare. Penso, invece, ai danni che possano scaturire da altri scenari. Cristallizzare tutto comporterebbe danni economici enormi ai presidenti che hanno investito sul campionato in corso, così come decisioni a tavolino su scudetto, promozioni e retrocessioni farebbero scaturire una serie infinita di potenziali ricorsi. Il calcio è la terza industria in Italia. Penso che si farà di tutto per salvare i campionati. Probabilmente, si attenderà di conoscere gli intendimenti della Fifa e dell’Uefa perché dai vertici partono le indicazioni principali. Ma è fondamentale che si possa procedere in sicurezza: degli atleti innanzitutto e dell’intero sistema”.
La mente poi vola al Bari: “Ciò che ho vissuto in biancorosso è incancellabile e cerco di seguire il più possibile i galletti. Sono convinto che la squadra sia molto forte e con Vivarini abbia trovato la continuità e solidità giusta per vincere. La Reggina è lontana nove punti, rimontare non è semplice, ma se sfumasse la promozione diretta, il Bari ha tutto per vincere i play off. Spero che ai galletti sia permesso di concorrere per riprendersi la B che già non rende giustizia ad una piazza del genere. Ma la C è una dimensione davvero ingiusta per un pubblico così meraviglioso”.
Mitico!