LA SUA PAUSA DI RIFLESSIONE – “Veniamo da una stagione abbastanza forte con un finale abbastanza dolente, un finale che resterà per sempre indelebile nella mia anima. Dopo ci può stare una pausa di riflessione di una settimana, non nascondo che ho avuto diverse opportunità e poi nella vita esistono anche delle problematiche familiari. Alla fine il tutto si è allineato e non c’è stato nessunissimo problema, sono ripartito più forte di prima. Io penso a quello che avviene stasera, neanche a quello che avviene domani. Del futuro non so nulla, fin quando sarò qui darò l’anima per portare questa città ai risultati che merita”.
LA SPESA NON GARANTISCE IL SUCCESSO – “Il Bari in C ha speso di tutto e di più e in due anni non è salito in B. Quando sono arrivato io abbiamo speso poco e abbiamo vinto. Con me sono sempre arrivati giocatori con valori umani prima che tecnici. Abbiamo portato giovani sconosciuti che oggi sono alla ribalta, ci sono altri che potrebbero seguire le loro orme. Insomma, a me la squadra soddisfa tanto. L’ossatura è stata tenuta, a parte i prestiti e i due giocatori ceduti in Serie A. Non c’è stata nessuna rivoluzione. Non parliamo più dell’11 giugno, qui ciò che interessa è solo il bene della Bari”.
I NUOVI ARRIVATI – “Dai primi di luglio avevo già preso Diaw che è l’alter ego di Cheddira: è andato ogni anno in doppia cifra. Galliani gli ha voluto rinnovare il contratto dopo averlo visto. Brenno è un portiere che ha vinto le Olimpiadi con il Brasile, io sono stato in piena notte in videocall per diversi giorni con il Brasile per portarlo a Bari perché il Gremio ogni giorno cambiava le carte. Avevo in mente di portare a Bari un giocatore straordinario come Menez, purtroppo alla prima lui si è rotto”.
I PRESTITI – “Noi siamo una società di B, la maggior parte dei club di B vivono di prestiti. Dei nostri prestiti uno solo è secco, gli altri nove sono con diritto o con obbligo di riscatto. Non è semplice che tutti mantengano le aspettative, chi le manterrà potrà essere riscattato senza troppi problemi. Giocare a Bari non è come giocare altrove, è bello avere tempo per valutare. Questa piazza merita molto più che la semplice Serie A”.
BENEDETTI, FOLO ED ESPOSITO – “Benedetti non potevamo prenderlo, per la Samp era incedibile; Folorunsho gioca in Serie A, era in prestito secco. Esposito era inavvicinabile”.
Inavvicinabile Esposito? Forse non si voleva per non diminuire il guadagno ricavato dalle cessioni o forse per la poca stima di Mignani, nei confronti del giocatore tra l’altro ottimo e con notevoli margini di miglioramento vista la giovane età,
si aggiunga poi che forse
Compra veloce un centravanti
TUTTI TRANNE I GIOCATORI CI state rompendo le…….
Fate attenzione i baresi non li conoscete se gli girano i C…….. saranno caxxi vostri
Se nn ti presentavi in conferenza era meglio
VATTIN RMMAT……
Fate pena nascondetevi è meglio……anzi sparite il più presto……
Cioè, con i prestiti li valorizziamo e ce li portano via quindi l’anno successivo punto e a capo