Come già accaduto precedentemente, il club biancorosso deve finalizzare in extremis le ultime trattative

Questa volta il lavoro sembra ancor più arduo: Ciro Polito dovrà dare fondo a tutte le sue abilità per poter rinforzare una squadra che necessita di puntelli per poter competere a lungo in un campionato faticoso di serie B. E le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti: sono bastati infatti un paio di infortuni e squalifiche per assottigliare la rosa di una squadra che dovrebbe puntare ai playoff, stesso obiettivo ottenuto con ampio anticipo nella scorsa stagione.

Dodici ore per finalizzare almeno quattro operazioni in entrata e qualche uscita: al direttore sportivo il compito più gravoso nell’ultimo giorno di un calciomercato strano, partito con enorme ritardo rispetto alle altre.  Composto da operazioni perlopiù in prestito, le operazioni più importanti sono state concretizzate soltanto dopo la certezza delle cessioni di Caprile e Cheddira, già preventivabili oltre sei mesi fa.

Un portiere per sostituire Frattali e due punte (qualora dovesse partire Scheidler) le operazioni obbligatorie per un film ormai già visto e rivisto negli ultimi dodici mesi. L’anno scorso sul gong arrivarono proprio il centravanti francese e Salcedo, autentiche meteore, mentre a gennaio arrivarono Matino, Benali, Morachioli e Molina dopo due gare disputate con la truppa ridotta all’osso.

Intanto, la tifoseria rumoreggia e desidera un grande Bari. Per ora non lo vedono, e la civilissima contestazione alla proprietà con striscioni e cori eloquenti durante l’ultima partita ne è la dimostrazione. Sarebbero contenti di essere smentiti con i fatti, sperando nelle magie di Ciro Polito.