Il focus del quotidiano sul momento della squadra di Mignani
“L’ultima sosta di campionato giunge nel momento giusto”. Repubblica analizza così lo stato attuale del Bari, che ha incassato a Terni la sesta sconfitta in campionato.
“La sconfitta di Terni conferma che la squadra deve ritrovare l’impeto iniziale – continua il quotidiano -. A complicare le cose, l’infortunio al ginocchio che tiene fuori da quasi due mesi Folorunsho, con Cheddira l’uomo simbolo dello strapotere fisico mostrato dal Bari per buona parte del campionato”.
Questi non ce la fanno piu stanno crollando a picco speriamo finisca presto il campionato o non riusciremo nemmeno a raggiungere i play off, su cui non nutro speranze. La cosa che mi preoccupa di più è la messa in vendita del Bari da anni e 0 offerte ricevute. questo vuol dire nella migliore delle ipotesi tanti anni di B, ma non c’è da stupirsi visto che gli imprenditori Baresi sono riusciri a farla fallire per molti meno milioni.
Che ottimismo! Per un mezzo passo falso registrato a Terni (campo che non ci ha mai portato fortuna), quarti in classifica, ad un passo dalla seconda, in un campionato ancora tutto da scrivere in testa e in coda, facciamo queste analisi che se non sono una esortazione al suicidio, poco ci manca. Suvvia, basta piangersi addosso. Basta essere pessimisti. Con 24 punti ancora da assegnare, possiamo andare in A tranquillamente. Recuperiamo i giocatori assenti o infortunati e riprendiamo a correre, come abbiamo fatto finora.
C’è da preoccuparsi invece, la squadra non costruisce nulla davanti da mesi, Terni non è stato occasionale, ma l’avete vista le partite e come giocano davanti? Se consideriamo che Frosinone è primo con distacco, Genoa è molto forte, Cagliari, Sudtirol e Parma martellano di brutto, che tra playoff e playout ci sono 9 punti, andare in A sarà mooolto difficile. Purtroppo si sente e molto l’assenza di Folo.
Magnani e Polito dovrebbero dimettersi e questa storia della messa in vendita del Bari senza nemmeno un’offerta fà capire tante cose sui baresi sopratutto gli imprenditori che tifano prettamente le strisciate del nord, per non parlare delle romane e squadre storiche come torino con i vari club, purtroppo i veri tifosi del bari siamo 7000 gli altri tutti occasionali questa è la realtà
Perché secondo te, in un affare di milioni o forse miliardi di euro, se attualmente ci sono o meno acquirenti, lo vengono a dire a te o a me? Suvvia, siamo seri. Non siamo al mercato del pesce o della frutta. Qui parliamo di operazioni finanziariamente delicate. Una cosa, però, e’ certa: i Dela non sono imprenditori improvvisati. Dove hanno messo le mani, i risultati si sono visti. E se venderanno il Bari, faranno l’operazione certamente conveniente per se stessi (non rischiano il capitale a vuoto) e per il Bari, perché se non hai i quattrini e non sei serio, non acquisti un bel niente. Sosteniamo la squadra e siamo riconoscenti a chi, chiamato a darci una mano, ci sta portando dalla D alla probabile serie A.
Molti calciatori sono scarichi mentalmente e fisicamente
Mo siamo dalla A subito alla A dai pleioff magari terzi o quarti. Vedrete fra due tre partite passeremo ai pleioff da sesti settimi e all’ultima giornata a Genova dovremo conquistare l’ottava piazza del pleioff. Grazie delaurentiiis.
Ma si può ragionare così da tifosi che si dichiarano di Bari e della Bari? Vergognatevi di esprimere simili pensieri e se non vi aggradano i colori biancorossi, tifate altro. 🤮🤮
Poi ci sono sempre i cretini di turno che pensano di fare la figura dei sapientoni. Ma si tratta solo di figura, per fortuna! Se si napulitane veramente, statte pure a casa toja e nun scassa’ ‘e palle.Va bune, accusi’?