
Il rigore dell’attaccante ha infranto il digiuno contro il Cagliari
Da Daniel Andersson a Mirco Antenucci. Da un calcio di rigore a un altro, 8357 giorni dopo. E anche se il rigore del numero sette del Bari non ha portato alla vittoria, a differenza del penalty realizzato dal centrocampista svedese il 2 aprile 2000, almeno una maledizione è stata spezzata: il Cagliari è tornato a subire gol al San Nicola.
Era infatti da quasi ventitré anni che il Bari non riusciva a violare la porta sarda nei confronti casalinghi: per sei gare la formazione rossoblù è rimasta imbattuta. Sembrava fatta anche stavolta, ma a recupero quasi scaduto è giunta la beffa per la squadra di Ranieri, con il rigore assegnato per fallo su Maiello e trasformato in maniera impeccabile da Antenucci, al centro numero sette in campionato.
