
Riviviamo le tappe del cammino biancorosso
Dopo la deludente stagione 2020-21, in casa Bari scatta la rivoluzione: il nuovo direttore sportivo è Ciro Polito, che sulla panchina chiama Michele Mignani, reduce da una buona stagione a Modena. La stagione parte il 19 luglio con il ritiro a Storo, ma subito un imprevisto frena la carovana biancorossa: un focolaio Covid colpisce gran parte dei calciatori e dello staff. Con una rosa ridotta all’osso, viene attivato il protocollo per gli allenamenti individuali. Il ritiro termine, tra normali difficoltà e senza amichevoli disputate, a fine mese con il ritorno in Puglia.
MERCATO – La campagna trasferimenti è più difficile del previsto: le mancate uscite bloccano il ds sulle entrate, e per molti giorni il mercato resta in stallo. I primi a giungere a Bari sono D’Errico, Cheddira, Belli e Mazzotta. Il 12 agosto, la società ufficializza il tesseramento di Ruben Botta, il trequartista richiesto da Mignani. Negli ultimi giorni di mercato, la società biancorossa è protagonista: dopo il match d’esordio vengono ceduti Hamlili, Terrani, Perrotta, i giovani Mane e Mercurio e Sabbione (che scende in campo per la prima a Potenza). A Bari arrivano Polverino, Terranova, Mallamo, Ricci e Paponi. Nel primo giorno di settembre si aggiungono anche Di Gennaro, Pucino e Gigliotti, che erano svincolati.
L’ESORDIO IN CAMPIONATO – Il 30 agosto, il Bari debutta in campionato: la formazione pugliese è piuttosto rimaneggiata e soffre non poco in casa del Potenza. In attacco è Scavone ad agire alle spalle di Simeri e Antenucci. Proprio il centrocampista altoatesino sblocca il punteggio, su assist di Antenucci, dopo che i lucani avevano fallito un penalty. I galletti vengono raggiunti nella ripresa da un colpo di testa di Salvemini. Il punto conquistato è il primo tassello del cammino trionfale che i biancorossi effettueranno in campionato.
