Il centrocampista biancorosso si presenta in conferenza stampa

Gianvito Misuraca, ultimo arrivato dal mercato di gennaio in casa Bari, parla per la prima volta in conferenza stampa da calciatore biancorosso. Queste le sue dichiarazioni:

LA TRATTATIVA – “Dopo la sosta natalizia c’era già l’intenzione di lasciare Pordenone. A inizio mercato qualcosa mi era stato accennato, ma poi più passava il tempo meno ci speravo di approdare qui a Bari. Alla fine, all’ultimo giorno di mercato, la possibilità si è riaperta e sinceramente sono stato contentissimo”.

IL RUOLO NATURALE – “Il ruolo in cui mi trovo meglio è sicuramente la mezzala, anche se l’anno scorso ho giocato anche davanti alla difesa o in un centrocampo a due. Mi adatto benissimo a tutti i ruoli, ma il mio preferito resta la mezzala”.

IL GRUPPO TROVATO – “Ho trovato un gruppo sano e un ambiente nel quale si lavora bene. Conoscevo già alcuni ragazzi presenti nello spogliatoio, sono contento di condividere quest’esperienza con loro”.

L’ESPERIENZA A PORDENONE – “A Pordenone ho vissuto bellissimi anni, ci siamo tolti tante soddisfazioni: oltre alla vittoria del campionato, abbiamo sfiorato anche la A e l’anno scorso, con me capitano, abbiamo raggiunto la salvezza. Quest’anno purtroppo ho giocato poco perché sono stato male fisicamente; a quel punto ho tracciato una linea anche grazie al Pordenone che mi ha consentito di andare a curarmi fuori”.

GLI OBIETTIVI PERSONALI – “Non è detto che uno che arrivi dalla B venga in C a fare il titolare, specialmente in una squadra già pronta e rodata come il Bari. Sono venuto qui per mettermi a disposizione, per dare il massimo e per offrire un’alternativa in più, so di giocarmi il posto con gente valida e forte che può fare la B. Devo innanzitutto ritrovare la condizione di campo migliore, è quella che mi è mancata negli ultimi mesi”.

NESSUN RIMPIANTO – “Non mi piace parlare di rimpianti, anche se ero proiettato verso un tipo di carriera a livelli alti. Sicuramente potevo fare di più, ma ogni calciatore ha la sua storia e la sua carriera. Ciò detto, sono contento di quello che ho fatto e di quello che farò. Ho scelto Bari per rimettermi in gioco, una piazza come quella di Bari era difficile da rifiutare. Ho vissuto il trasferimento come un sogno, la speranza è quella di centrare l’obiettivo che penso sia chiaro a tutti”.

LA TURRIS – “Potevamo sfruttare meglio la superiorità numerica, ma non siamo stati timorosi. Dobbiamo lavorare per sfruttare meglio le occasioni che abbiamo, non possiamo rischiare di pareggiare la partita alla fine dopo non aver preso un tiro in porta. Dobbiamo calarci nella realtà e capire che in C tutti ti aspettano, anche perché sei il Bari e tutti danno il massimo contro di te. Serve essere più sporchi e meno belli alle volte, ciò che conta è portare a casa punti”.

IL CAMPOBASSO – “Ci stiamo preparando come in occasione di tutte le partite da affrontare. Siamo il Bari, siamo la capolista e non possiamo mancare nel preparare al meglio la partita. Se pareggeremo l’intensità degli avversari, la nostra qualità verrà fuori e ci porterà al risultato”.

FORTI DI TESTA – “Si dà quasi per scontato che il Bari debba vincere il campionato, quindi quando manca qualche risultato può scattare qualcosa che ti tolga alcune certezze. Tiriamo per la nostra strada, pensiamo solo a noi stessi e ripartiamo dalle nostre certezze: i punti fatti fin qui e quelli accumulati di distacco dalle inseguitrici. Arriva sempre una parte di campionato nella quale l’obiettivo sembra vicino ma non lo è, sembra scontato ma non lo è. E’ lì che dobbiamo essere forti e andare avanti”.

L’EFFETTO SAN NICOLA – “Quando abbiamo vinto noi il campionato con il Pordenone abbiamo fatto il record europeo perché non abbiamo mai perso in trasferta, alla fine i punti sono punti in casa o fuori. Detto ciò, io non vedo l’ora di vedere dal vivo lo stadio pieno che possa darti la spinta giusta nei momenti decisivi. Remare tutti dalla stessa parte in momenti cruciali come questi è fondamentale”.