L’allenatore della Primavera biancorossa spiega la scelta di accettare la corte del club dei De Laurentiis e spende parole al miele per la Prima Squadra di Mignani
Valeriano Loseto riparte dalla Primavera del Bari. L’ex tecnico di Gravina e Bitonto, tra le altre, rivela i retroscena alla base della sua scelta di accettare la proposta biancorossa in un’intervista rilasciata a RadioBari: “E’ stata una sorpresa anche per me l’interessamento della società, dopo 3 anni ad allenare in D non era nei miei pensieri passare al settore giovanile, ma è bastato un solo colloquio e il solo interessamento per convincermi ad abbracciare i colori biancorossi del Bari. Il campionato Primavera inizierà quasi certamente il 25 settembre, nel nostro girone ci saranno 10 squadre e gireremo un po’ per tutto il sud passando per Palermo e Avellino”.
E ancora: “La cosa ha fatto molto felice mio padre che ha allenato per 20 anni nel settore giovanile del Bari che in quegli anni ha sfornato tanti futuri calciatori, quindi per me è un ulteriore motivo di orgoglio visto quello che ha rappresentato la mia famiglia per il Bari. Oggi sono indubbiamente cambiati i tempi rispetto a quando 35 anni fa calcavo i campi del ‘Matarrese’ in terra battuta, i ragazzi non hanno tutti la cattiveria agonistica che avevamo noi e io sto cercando di lavorare proprio su questo. C’è la necessità di far capire loro il significato dei valori come quello del sacrificio, se si vuole fare questo mestiere, ma senza tralasciare la crescita tecnica e tattica di ognuno di loro”.
In aggiunta, un commento sul giovane gruppo messo a sua disposizione: “La mia squadra? In verità è un gruppo totalmente nuovo ci sono anche un paio di giovanissimi aggregati ed è una squadra che ha bisogno di crescere. L’anno scorso causa Covid non hanno potuto allenarsi nella maniera giusta”.
A chiudere, parole al miele per la Prima Squadra di Mignani: “Io credo che il Bari debba comunque ancora migliorare, ma bisogna dare atto alla società di essere partita col piede giusto in questa stagione dando pieni poteri al direttore sportivo. La squadra vista domenica ha tutto per poter raggiungere l’obiettivo finale che noi tutti ci auguriamo. Sono stato piacevolmente colpito dalla voglia di Antenucci e dalla qualità di Botta, un calciatore così sulla trequarti qui mancava da diverso tempo. Spero che tutto l’ambiente capisca che questa è una squadra importante che può fare bene pur restando con i piedi per terra”.
