I biancorossi scenderanno in campo nel pomeriggio per cercare di sfatare la tradizione negativa relativa ai confronti con gli etnei in terra siciliana
Gioie e dolori, bei ricordi (pochi) e passi falsi (ben più numerosi): il Bari scende a Catania per la 25^ volta nella sua storia con il chiaro intento di sfatare la tradizione negativa relativa ai confronti con gli etnei in terra siciliana. A poco più di un anno di distanza dall’ultimo incrocio al “Massimino” (terminato in parità a reti bianche il 27 ottobre 2019), si rivede uno dei derby meridionali più sentiti del nostro calcio.
Appena quattro affermazioni in 24 precedenti a queste latitudini, accompagnate da cinque pareggi e da ben 15 imposizioni dei padroni di casa (il tutto condito da 10 reti siglate e 32 subite). Un bottino scarno che, però, acquisisce un valore meno drammatico se si considera che tre dei già citati quattro segni 2 sono arrivati nel nuovo millennio: il 2-3 del 12 ottobre 2014 in Serie B (con rete di Caputo e doppietta di De Luca) e gli 0-1 del 28 gennaio 2006 (gol di Luigi Anaclerio) e del 29 ottobre 2004 (con centro decisivo di Goretti). Carrera proverà a ripartire da qui per dar continuità al prezioso successo interno di mercoledì contro il Monopoli.