Perinetti, Faggiano, Lupo, Protti e l‘intruso Meluso: questi i nomi circolati per ricoprire la carica rimasta vacante dopo l’addio di Romairone

Non è detto che il nuovo direttore sportivo del Bari sarà scelto nei prossimi giorni, anzi, appare sempre più probabile che la carica rimanga vacante fino al termine della stagione. Ma dopo l’addio di Romairone, è scattato il toto-ds che vede coinvolti ben quattro ex, che in Puglia hanno lasciato il segno.

PERINETTI E FAGGIANO – Re Giorgio è colui che probabilmente ha lasciato il maggior segno a Bari dopo Carlo Regalia. Arrivato a Bari nel 2007, ha portato sulla panchina biancorossa prima Antonio Conte e Giampiero Ventura poi. Al suo nome sono legati i ricordi del campionato di B dominato nel 2008/09 e l’annata successiva con il decimo posto in serie A e i cinquanta punti conquistati. A maggio 2010 le strade di Perinetti e del Bari si separarono. Lo stesso destino ha avuto Faggiano, collaboratore del dirigente romano in in quelle magiche stagioni: poi ha intrapreso la carriera da ds, facendo le fortune di Trapani e Parma.

FABIO LUPO – In Puglia c’è stato da calciatore, per quattro annate (dal 1987 al 1991, è stato compagno di Carrera). Poteva tornare nell’estate 2017: era stato individuato come uomo per gestire il settore giovanile nel club allora presieduto da Cosmo Giancaspro. Era tutto fatto, poi arrivò la chiamata del Palermo dove è diventato ds per soli sette mesi, prima di essere sollevato dall’incarico da Maurizio Zamparini.

IGOR PROTTI – 46 reti in 112 partite, titolo di capocannoniere in serie A, capitano coraggioso: lo Zar resta probabilmente il calciatore più amato della storia del Bari. Rimane l’ipotesi più suggestiva seppur abbia poca esperienza (Tuttocuoio e Livorno) ma l’enorme credito nei confronti della piazza lo rende inevitabilmente tra i papabili.

MAURO MELUSO – È l’unico che non ha un passato a Bari. Artefice del miracolo Spezia, che ben si sta destreggiando nella massima serie, è anche l’obiettivo più difficile visto il contratto triennale che lo lega alla società bianconera. Con il Lecce, assieme a Liverani, è stato protagonista della doppia promozione dalla serie C alla A.