Nel terzo trimestre dell’anno che sta per terminare tiene banco la sconfitta nella semifinale dei playoff, quindi la nuova rivoluzione estiva e l’esordio stagionale in altalena.
Prosegue il nostro viaggio all’interno del 2020 del Bari. Entriamo nel terzo trimestre, forse il periodo più significativo dell’anno.
Luglio: Finalmente in campo, ma la beffa è atroce.
Archiviate le battaglie per organizzare la ripartenza, finalmente il Bari torna in campo, ad oltre quattro mesi dall’ultimo impegno. I biancorossi partono dai quarti di finale dei playoff. Basta un pareggio al termine di una prova soffertissima per eliminare la Ternana, al San Nicola: al vantaggio di Antenucci su rigore, replica Vantaggiato, ma avanzano i biancorossi per il miglior piazzamento nella regular season. Che non basta, però, in semifinale: Di Cesare porta avanti i Galletti, raggiunti all’ultimo secondo dalla Carrarese. Si va ai supplementari e proprio al 120′, ad una manciata di secondi dai rigori, Simeri segna il 2-1 che vale la finale. Il 22 luglio a Reggio Emilia, il sogno si infrange con la rete di Kargbo che consegna la serie B alla Reggiana.
Agosto: Scatta l’era Auteri con un’altra rivoluzione
Dopo settimane di riflessione, la famiglia De Laurentiis opta per il cambiamento radicale: via il ds Matteo Scala ed il tecnico Vincenzo Vivarini e dentro l’accoppiata Giancarlo Romairone-Gaetano Auteri. Passa da una nuova rivoluzione pure la squadra, con quasi venti operazioni tra entrata ed uscita.
Settembre: dal ritiro di Cascia all’esordio a Francavilla.
A Cascia si svolge il ritiro estivo, nel via vai di mercato. Quindi, solo il 23 settembre i Galletti debuttano in Coppa Italia travolgendo sul 4-0 il Trastevere. La domenica successiva è campionato: Dopo mezzora, i biancorossi conducono 3-0 sul campo del Francavilla: sembra il prologo di un trionfo, ma i brindisini accorciano fino al 2-3, sottolineando pregi e difetti di un gruppo che stenterà a trovare la sua dimensione.