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Il doppio ex Cani su Bari-Vibonese: “Calabresi “zemaniani”, ma i biancorossi devono vincere”

L’attaccante albanese ha vestito le maglie di entrambe le squadre: “I Galletti non hanno margini di errore se vogliono acciuffare la Ternana”.

“La Vibonese è esuberante e sbarazzina, ma il “mio” Bari non può guardare in faccia a nessuno: deve vincere domenica e sempre”. Edgar Cani ha vissuto sei mesi di rara intensità nella città di San Nicola, pur contando appena 14 presenze e tre reti in biancorosso, da gennaio a giugno 2014. Eppure, il suo nome è ben impresso nel grande libro del calcio barese. Perché il 31enne attaccante albanese è stato tra gli eroi della “meravigliosa stagione fallimentare, conclusa nella beffarda semifinale playoff contro il Latina. Dopo un lunghissimo girovagare, la sua ultima tappa è stata la Vibonese che domenica sarà avversaria dei biancorossi. “Sono grato al club calabrese – afferma Cani alla Gazzetta del Mezzogiornoperché mi ha dato l’opportunità di tornare in Italia dopo la stagione in Albania. La prima salvezza della Vibonese in C resta un traguardo storico al quale ho fornito un piccolo contributo. Certo, l’avventura sarebbe potuta finire meglio: lo scorso anno non ho mai giocato, anche a causa di un gravo infortunio. Ma non serbo rancore. Scontato, però, che il Bari sia ben altro sentimento: al San Nicola mi è sembrato di giocare un mondiale. La Vibonese è una squadra veloce, sbarazzina, senza timore di affrontare le big. Una compagine “zemaniana” pur essendo passata da Modica, che di Zeman era stato calciatore e ne esaltava i concetti, a Galfano, ovvero il tecnico ingaggiato per questo torneo. Hanno diversi giovani interessanti, si esprimono ad alta intensità. Ma è scontato che i valori tecnici siano sbilanciati sul lato pugliese”.

Quindi si esprime sul campionato del Bari“Nel complesso è positivo, pesa solo la sconfitta contro la Ternana. Il problema è lo straordinario momento degli umbri, anche se dubito che continueranno con questo ritmo. Per organico, forza della società e blasone, il Bari ha tutto per vincere il campionato. La verità è che tutti i campionati nei quali è promossa una sola squadra sono intrisi di grandi sofferenze. Non ci si deve meravigliare delle dieci vittorie di fila della Ternana: chi vuole la promozione, deve riuscire in queste lunghe serie di successi. Una componente che finora al Bari è mancata, ma ci sono i margini per colmare la lacuna. In attacco, ad esempio, possiede un tale arsenale deve essere una risorsa, mai un limite. Auteri gioca con tre punte: ciò significa che con cinque sostituzioni possono essere impegnati persino sei uomini offensivi in un match. In tal modo, hai tante soluzioni diverse per trovare la via della rete. Certo, Antenucci è una spanna sopra gli altri: ha una qualità talmente alta che potrebbe ben figurare tranquillamente in serie A, nonostante i 36 anni. In generale, i ragazzi del Bari devono pensare che stanno vivendo un momento in grado di cambiare le loro carriere: il bene comune viene prima di ogni ambizione personale”.

 

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