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Bari allergico agli appuntamenti clou: contro la Ternana ennesimo blackout

Com’era già successo nelle sfide importanti, i Galletti sono venuti meno sotto il profilo della prestazione

Pur senza la cornice di pubblico che in condizioni di normalità gremisce gli spalti in occasione di questi appuntamenti, Bari-Ternana era la partita più attesa della stagione. Alla vigilia da entrambe le parti alla vigilia si era cercato di stemperare il peso di questa partita, definita “importante ma non determinante”, ma la realtà è che il match del San Nicola finito 1-3 per gli umbri potrebbe rivelarsi uno snodo fondamentale della stagione poiché il Bari (seppur con una partita in meno) è ora distante 7 punti in classifica dalla capolista, reduce da 7 vittorie di fila e ancora imbattuta.

Più che della classifica e del risultato in sé, però, guardando alla prestazione dei Galletti contro la squadra di Lucarelli, è interessante analizzare l’approccio alla gara avuto dalla squadra, poiché l’impressione (almeno per chi scrive) è stata quella di assistere ad un film già visto: sia nella stagione in corso, sia in quella passata, infatti, il Bari ha sistematicamente cannato tutti gli appuntamenti importanti in cui era chiamato a mostrare i muscoli.

IL DOPPIO CONFRONTO CON LA REGGINA – È successo nello scorso campionato nelle due sfide con la Reggina, squadra che è stata la principale antagonista dei galletti e che alla fine ha prevalso nettamente, conquistando con merito la promozione in Serie B. Nonostante l’appoggio del pubblico, che all’epoca ancora gremiva gli spalti dell’Astronave, al San Nicola finì 1-1. D’accordo, era ancora presto e il Bari mostrava già i primi scricchiolii che poi avrebbero portato all’esonero di Cornacchini, ma già in quel caso si vide una scarsa risolutezza da parte dei calciatori biancorossi. Anche al ritorno giocato al Granillo, quando alla guida della squadra c’era Vivarini e il Bari anelava la possibilità di ridurre il gap dai calabresi a 6 lunghezze (comunque tante, ma che avrebbero consentito di mettere maggior pressione ai rivali), la partita fu deludente e terminò con lo stesso punteggio dell’andata, un pari raggiunto in maniera rocambolesca.

LA FINALE PLAYOFF – La nota forse più dolente, poi, è la finale playoff di Serie C disputata il 22 luglio scorso al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Quella è stata indubbiamente una delle partite peggiori del Bari, contro un’avversaria che sulla carta aveva valori sicuramente inferiori al sodalizio pugliese. Eppure in quella partita, in cui i Galletti avevano sulle spalle le aspettative di una città intera che vive di pallone 365 giorni all’anno, la prestazione fu a dir poco imbarazzante (anche al netto di episodi sfortunati come l’infortunio occorso nelle primissime battute di gioco a Simeri e il gol ingiustamente annullato ad Antenucci).

IL DERBY PERSO A FOGGIA – Lo stesso atteggiamento si è rivisto in questo campionato nel derby contro il Foggia, una compagine che era stata assemblata in fretta e furia (e perlopiù con giovani e svincolati) dopo la riammissione sub iudice in Serie C. Nonostante un organico nettamente superiore e l’obiettivo dichiarato di puntare alla promozione diretta (traguardo che impone il lasciare per strada il minor numero di punti possibili), il Bari visto allo Zaccheria è stato irriconoscibile. Pochissime le occasioni create, in balia di un avversario con meno qualità ma molta più cattiveria agonistica, che alla fine ha prevalso sfruttando un episodio. Un atteggiamento inspiegabile, ancor più se si pensa che si trattava di una partita a cui notoriamente i tifosi tengono tantissimo.

LA SFIDA ALLA CAPOLISTA – La stessa mancanza di nerbo palesata allo Zaccheria si è rivista domenica contro la Ternana. Vincendo il Bari avrebbe potuto portarsi a -1 (con una partita in meno rispetto alle Fere). I presupposti dopo il poker in trasferta al Potenza erano buoni e invece ancora una volta ai biancorossi è mancato il sangue agli occhi, la volontà di prevalere sull’avversario a tutti i costi, componenti mostrate dagli umbri, volati meritatamente a +7 e più che mai candidati ad essere la nuova Re(g)gina del Girone C.

Le partite del Bari citate in questa analisi sono state giocate con allenatori diversi (Cornacchini, Vivarini e Auteri) e appartengono a due stagioni diverse (2019-2020 e 2020/2021) ma hanno un denominatore comune, ossia la mancanza di prestazioni e mentalità nei momenti che contano. Il campionato è ancora lungo, è vero, ma l’impressione è che per raggiungere la compattezza necessaria a prevalere in questo tipo di scontri ci sia sempre meno tempo. Non appena potrà tornare ad allenare i suoi, Auteri dovrà insistere proprio su questo aspetto più che sui suoi dettami tattici (che devono peraltro ancora essere assimilati a pieno). Se ciò non dovesse avvenire, lo spettro di un’altra annata nelle sabbie mobili della terza serie italiana potrebbe diventare sempre più concreto.

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3 anni fa

Le prestazioni di una squadra di calcio di Serie C, se si vuole vincere il campionato le partite devono essere sempre affrontare con rabbia e cattiveria agonistica. Se il BARI a livello mentale non gioca con questa Mentalità non si va da nessuna parte. Onorare la Maglia scendere in campo con rabbia agonistica uscire dal campo consapevoli di aver dato tutto, Solo così si raggiunge l’obbiettivo altrimenti ci si impantana per anni e anni in questa serie….. Bari e Basta – Solo Bari. DOMENICA DALLO STADIO ALBERTO PINTO DI CASERTA ALLE ORE 17 : 30, SI GIOCA CASERTANA – BARI NON SI PUO’ PIU’ SBAGLIARE.

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3 anni fa

Non so tu quanti anni hai, ma ti posso assicurare, avendo quasi 70 anni, che questa è una caratteristica che il Bari ha DA SEMPRE.
È una vita che ogni volta che arriva una partita decisiva la perdiamo.
Sarà una maledizione?

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3 anni fa

Quando si hanno in squadra calciatori appagati purtroppo succede quelli che devono fare la differenza nelle partite importanti vengono meno bisogna avere le palle scusate lespressione di farli accomodare in panchina e giocare con giocatori che hanno fame.

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3 anni fa

Una squadra che punta a vincere queste partite non le sbaglia, Ternana superiore in tutto, amara sconfitta dopo quella di Foggia

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3 anni fa

Ho 75 anni seguo la bari da piu di 55 anni e sempre la stessa storia manchiamo ai piu grandi appuntamento cito spareggi di bologna catanzaro a napoli verona a bari samdoria ecct ecct

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