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Nuccio Barone ricorda Foggia-Bari: “Che soddisfazione giocare il derby in A con entrambe le maglie”

L’ex centrocampista di Galletti e Satanelli analizza il derby di domenica prossima: “Biancorossi favoriti: non possono fallire la B”.

Onofrio Barone occupa nettamente un posto d’onore nella storia di Foggia-Bari. Centrocampista dall’elevato tasso tecnico, ha vissuto in rossonero cinque stagioni (164 presenze e 17 reti dal 1987 al ’92) centrando il doppio salto dalla C1 alla serie A. Subito dopo, ha vinto anche in biancorosso, centrando un’altra promozione nella massima categoria, seguita da una brillante salvezza. “Da un lato, ci sarebbe da essere davvero felici”, dichiara alla Gazzetta del Mezzogiorno. “Le due squadre si ritrovano tra i professionisti dopo essere entrambe passate dal dramma del fallimento. Significa che due grandi realtà pugliesi hanno imboccato la strada della rinascita. Ma dall’altro, il momento impedisce di vivere la sfida con l’emozione che merita. Senza pubblico, con tanti pensieri nella mente della gente…Quando Bari e Foggia si incontravano in serie A, se ne parlava d mesi prima. Le città si bloccavano: si respirava un’adrenalina unica. Ora non potrà essere così. Sono tra i pochi a potermi tenere una grande soddisfazione. Aver giocato il derby in serie A con entrambe le maglie. Perciò, il ricordo più bello è proprio l’aver vissuto quelle sfide: l’attesa, l’adrenalina, le coreografie, gli stadi colmi di entusiasmo. Bari-Foggia è anche il derby del mio grande amico Franco Mancini: è andato via troppo presto. Aveva tante qualità, ma una più di tutte le altre: era davvero una persona buona. A causa delle distanze, nell’ultimo periodo ci si vedeva meno, eppure quando ci si incontrava era come se fossimo stati insieme fino all’istante prima. Un uomo vero, genuino, un cuore grande. E un portiere di livello assoluto: fisico compatto, ma armonico come pochi, reattività incredibile, fondamentali di livello eccellente. Oggi uno come lui sarebbe tranquillamente in nazionale”.

Quindi, ecco la “lettura del match: “I valori non sono in equilibrio. Il Bari ha allestito una squadra non solo per concorrere per la promozione diretta, ma proprio per non fallirla, dopo la beffa della finale playoff persa a luglio. Auteri ha a disposizione una batteria offensiva imponente: può estrarre la carta vincente in qualsiasi momento. Secondo me, i biancorossi sono la formazione nettamente più attrezzata, pur in un girone difficile. Il Foggia, invece, è un cantiere in costruzione. Sono partiti in ritardo: hanno dovuto svolgere il mercato in rincorsa per via del ripescaggio. E’ scontato che la formazione rossonera sia un nome pesante per la categoria, ma adesso non si deve aver fretta: bisogna disputare un campionato senza affanni per porre le basi per una crescita fin dal prossimo anno”.

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