Il numero uno biancorosso torna sugli esiti dell’assemblea di Lega Pro ribadendo la sua posizione

Dopo il duro comunicato in cui si è detto pronto a dar battaglia in ogni sede per tutelare le ragioni dei suoi, Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport relativamente agli scenari sul futuro della Serie C in vista del prossimo Consiglio federale che dovrà valutare e prendere decisioni sulle proposte formulate dall’Assemblea di Lega Pro.

Il patron del club biancorosso non si è opposto alla sospensione del campionato “una scelta che si può anche rispettare e condividere. C’è però dell’altro e sportivamente è inaccettabile”. Il riferimento è chiaramente al Carpi candidato alla B attraverso un criterio di merito sportivo abbastanza ‘cervellotico’: “Mi sembrano procedimenti che non solo violano, ma offendono la giustizia sportiva che hanno il campo il suo è inappellabile giudizio”.

LDL entra nel merito della questione: “Il Carpi ha giocato meno partite rispetto alla Reggiana e al Bari. Ed è un principio illogico che andrebbe almeno equiparato prendendo in esame l’identico numero di gare. So bene che qualsiasi decisione susciterebbe reazioni e malcontento ma il Bari vuole almeno che non ci siano procedimenti innaturali. I play-off rientrano nelle dinamiche del campionato, sono previsti, sono in calendario e negarli a chi avuto modo di guadagnarseli è profondamente illegittimo”.

È chiara la volontà del presidente biancorosso di tutelare i cospicui investimenti fatti per allestire e rendere competitiva la squadra: “So bene quale sia la situazione della serie C e mi è chiaro che esistano problemi di carattere finanziario ma c’è anche chi ha speso svariati milioni di euro e penso debba essere rispettato alla stessa maniera. Playoff? Si potrebbe partire magari a fine giugno semmai anche facendo in modo che ci siano le TV a diffondere le partite e dunque acconsentire alla gente di apprezzare da casa le prestazioni delle proprie squadre”.

Il Bari confida nel parere vincolante del Consiglio federale, che dovrà prendere decisioni sulle proposte dell’Assemblea di Lega Pro: “Ho fiducia in un’istituzione che punta sulla ripartenza del calcio. Esistono margini per intervenire, per lasciare che il premio della promozione in serie B arrivi attraverso il campo. Credo sia l’unico modo per evitare di costringere chi si sente defraudato ad andare in tribunale”.