Il presidente del sindacato dei giocatori chiarisce la sua posizione: “L’obiettivo è chiudere le stagioni, ma che tutti siano responsabili”.
Slitta il confronto tra la Lega di serie A e l’Associazione italiana calciatori. Una tappa che sarebbe stata cruciale per il futuro del calcio italiano, anche nelle categorie minori, nella speranza di superare l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. L’appuntamento, previsto per le 19 di questo lunedì 30 marzo, è slittato ai prossimi giorni poiché i confronti all’interno di ogni categoria sono durati più del previsto.
“Il momento è delicato e le recenti dichiarazioni del Ministro Spadafora lasciano presumere ancora qualche settimana di chiusura attività”, recita la nota dell’Aic, presieduta da Damiano Tommasi. “Si è discusso della conclusione giocata dei campionati e delle eventuali tempistiche. Dalla Serie A ai Dilettanti l’auspicio è quello di, avendone le condizioni di sicurezza, poter portare a termine la stagione, fosse anche superando la data del 30 giugno. Le condizioni di ripresa dell’attività dovranno avvenire in condizioni di approfondito controllo medico e rispettando tutte le indicazioni che verranno fornite dai medici e dalla Fmsi“.
“Nella purtroppo malaugurata ipotesi di chiusura anticipata della stagione – prosegue Tommasi – lo scenario ci vedrà senz’altro partecipi della situazione e per questo i calciatori sanno di dover svolgere la loro parte. Il mondo dilettante, il calcio femminile e i redditi più bassi delle categorie professionistiche dovranno essere tutelati, anche attraverso il ricorso a risorse interne al mondo del calcio e aiuti che dovessero venire dal sistema mutualistico generale. Ad oggi, tuttavia, non si è avuto ancora contezza di quale sia la parte che vorranno e dovranno fare le altre componenti del movimento. Figc, Leghe, organizzazioni internazionali, quale sarà il loro apporto a questo scopo? Sarà uno degli argomenti sui tavoli di discussione che si stanno portando avanti ormai da qualche settimana e che dovranno avere come primo obiettivo fare squadra“.
